giovedì 13 novembre 2008

I tre impostori


Mosè - Cristo - Maometto


Se sia mai stato realmente scritto il libro sui tre impostori
(Cesare Cantu' ritiene di no, o se lo e' stato e' andato sicuramente perduto e bruciato) non e' dato sapere con certezza ma pare che il primo a coniarne il termine sia stato l'imperatore Federico II riferendolo a Mose', a Cristo e a Maometto.
Nei diversi secoli un libro del genere fu via via attribuito ai vari:

-Averroe'
-Federico II
-Pier della Vigne
-Arnaldo di Villanuova
-Bonifacio VIII
-Boccaccio
-Poggio
-Pietro l'Aretino
-Machiavelli
-Pomponio
-Cardano
-Ochino
-Campanella
-Giordano Bruno
-Vanino

Pare che sia stata anche questa affermazione sui tre impostori la motivazione che condusse Gregorio IX a scomunicare Federico II.

Si racconta anche che quando questi (Federico) vide la Palestina cosi' arida e brulla abbia esclamato:


"Se Dio avesse visto Napoli, certo non sceglieva questa per Terra Prediletta".

Altri invece gli attribuiscono una frase del tipo:

"Con tanti bei posti che ci sono al mondo certo Dio doveva odiarli profondamente gli ebrei per promettere loro una terra così squallida".

Fonte: Gli eretici d'Italia - di Cesare Cantu'


Che esistesse realmente o no un libro del genere, bastava solamente il titolo (e il sottotitolo coi nomi esplicitati in modo chiaro) per far tremare tutta la classe ecclesiastica per l'intero corso del medioevo, e bastava semplicemente ripetere quella frase in presenza di "nemici" o di rivali o di invidiosi per far scattare una denuncia anonima all'Inquisizione e finire sul rogo.


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