sabato 19 maggio 2012

Attentato di Brindisi! Nuova strategia della tensione?



Ed ora vi racconto una storia, anzi due.
La prima risale a moltissimi anni fa, quando io ero appena un bambino.
Improvvisamente, mentre c'era un fornello del gas acceso, a causa di una perdita sul cordino di gomma,  prese fuoco la bombola del gas della nostra cucina di casa e solo grazie al provvidenziale intervento di una persona davvero eroica, ora deceduta da tempo, ci potemmo salvare tutti.
Ricordo ancora i volti terrorizzati dei miei e delle mie sorelle che gridavano come forsennati mentre la bombola continuava a bruciare emettendo un sibilo spaventoso. Poi arrivò quest'uomo che con gran coraggio si tolse la giacca, gliela gettò sopra e spense quella fiamma. Adoperando sempre la giacca come "guanti" che avvolse intorno al ferro circolare della parte superiore della bombola, la portò fuori e lasciò che la bombola finisse di scaricare all'esterno tutto il gas che ancora conteneva.
Era una serata ventosa e fortunatamente il gas si disperse facilmente senza provocare alcun altro danno oltre all'annerimento di una parete della cucina.


Molti anni dopo, quasi a 100 metri da casa mia avvenne un episodio analogo, ma stavolta fu molto più devastante, perché la proprietaria che "accese" il gas si ritrovò in un istante sbalzata fuori dalla porta da una violenta fiammata che scosse l'intera casa, ma i cui danni furono limitati soltanto al piano inferiore dove si trovava la cucina e la poveraccia, finita in ospedale per le gravi ustioni riportate... ne morì qualche giorno dopo, o forse l'indomani.


Cosa c'è di strano in tutto questo?


La stranezza sta nel fatto che poi successivamente negli anni sono diventato un tecnico, un chimico, un fisico e conosco abbastanza bene la "combustione" al punto da essere pure abilitato col secondo grado generale di "Fuochista" e quindi al punto da sapere con una certa precisione cosa interviene nelle "combustioni" sia in quelle lente che in quelle "veloci" o dirompenti.


Ebbene, nella vicenda delle tre bombole di Brindisi ci sono alcune cose che NON QUADRANO!!!


La prima riguarda le mie due precedenti esperienze.
In entrambi i casi, sia nell'episodio a casa mia che in quello della signora a 100 metri distante le due bombole
RIMASERO INTEGRE!!!


ALLORA NON ESPLOSERO!!!


La seconda cosa che non quadra riguarda il PERCHÉ queste di Brindisi siano esplose.


Per esplodere è necessario che all'interno delle stesse vi fosse stata una quantità di COMBUSTIBILE (GPL o butano+propano+altri) e di COMBURENTE (Ossigeno) nella giusta proporzione e nella giusta quantità per far sì che la reazione avvenga IMMEDIATAMENTE e che abbia ENERGIA sufficiente per la loro deflagrazione.


Ebbene, DENTRO le bombole, per quanti sforzi si possano fare, impiegando soltanto GPL+ossigeno non si riuscirà mai a fare una "miscela" esplosiva in grado di farle deflagrare.


Cosa può essere dunque successo?


Azzardiamo una prima ipotesi: la "miscela esplosiva" si è formata ALL'INTERNO del cassonetto (quello sì che può esplodere) e siccome il GPL è molto più pesante dell'aria, non è escluso che abbia invaso anche l'esterno del cassonetto mantenendosi a livello del suolo.
 Una ragazza o qualche ragazzo ci è passato vicino con la sigaretta accesa? 
Ecco che allora "esplode" (nel senso che si incendia con violenza) tutto il gas intorno, compreso quello dentro il cassonetto che quindi  ha "anticipato" di circa 10 minuti quello che era previsto (pare, come ricaviamo dalle notizie dei tg) dovesse avvenire col timer 10 minuti dopo, oppure, altra ipotesi, che sia stata innescata con un radiocomando da qualcuno posto a distanza.


Le bombole sono dunque esplose per il gas che c'era all'interno?
Perdonate la franchezza ma a me sembrano:


BALLE!!!


Se le bombole sono esplose e se i resti erano quei pezzi di metallo squarciato che abbiamo visto in alcune immagini di sfuggita dai telegiornali, allora si può tranquillamente affermare che a loro interno o SULLE PARETI delle stesse bombole avrebbe dovuto (e potuto) esserci dell'esplosivo molto più potente del gas.


Non escludendo affatto che quell'immagine del fondo squarciato di una bombola possa essere stata una "furbata" di qualche giornalista troppo zelante e fantasioso, allo stesso modo non è da escludere, qualora quelle immagini fossero veritiere e si insistesse troppo sulla sprovvedutezza dell'attentatore, che si stia tentando di farci focalizzare l'attenzione verso qualche "dilettante" piuttosto che in quello che in realtà potrebbe essere, ovvero un


ATTENTATO IN PIENA REGOLA CONDOTTO DA PROFESSIONISTI???

Oppure


DA QUALCUNO, (MITOMANE O PSICOPATICO) MA CHE SA IL FATTO SUO?









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