martedì 15 aprile 2014

Grillo un comico? È soltanto un Nazista!


E da sempre!
Fin da quando sosteneva le tesi negazioniste della Shoah!


Non aggiungo altri commenti. Riporto solo parte dell'articolo "pacato" di Stefano Folli sul Sole24ore di oggi


Se questo è un leader




Se è vero che per un attore, soprattutto un attore comico, i "tempi" in scena sono tutto, non si può dire che stavolta Beppe Grillo sia stato professionale. L'urgenza di cavalcare l'onda della campagna elettorale lo ha indotto a inoltrarsi lungo un sentiero molto pericoloso.
Si capisce perché. Usare i temi dell'Olocausto come piedistallo per attaccare il presidente della Repubblica, il capo del governo e in genere i partiti avversari, è già un azzardo incomprensibile.
Ma farlo nel giorno in cui la comunità ebraica italiana piange una figura storica come Emanuele Pacifici, è peggio di una sciocchezza: è un errore. Vuol dire aver mancato i "tempi" in misura clamorosa. S'intende che a Grillo tali osservazioni non interessano. Quel che gli preme è occupare il palcoscenico mediatico e creare scandalo nel giorno in cui sospetta, non a torto, che l'attenzione sarà tutta per Renzi grazie alle nomine nei grandi enti. Quindi avanti senza risparmio con la spregiudicatezza. La domanda è: c'è dell'antisemitismo sotto traccia, magari inconscio, in questa incapacità di rispettare la sensibilità altrui su un territorio immenso e sconvolgente come la "shoah"? Forse sì, ma c'è prima di tutto una discreta confusione mentale.
Grillo è l'uomo che più volte ha condiviso alcuni spunti "negazionisti", volti a sminuire o addirittura smentire l'esistenza storica dell'Olocausto ebraico. Sembra che anni fa fosse molto attento agli argomenti dell'ex presidente iraniano Ahmadinejad, nonché alle ragioni della sua politica verso Israele. Era stato il suocero iraniano ad avvicinarlo a queste tematiche.
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http://www.ilsole24ore.com/art/2014-04-15/se-questo-e-leader-063642.shtml?uuid=ABsa54AB





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