lunedì 3 dicembre 2012

Messaggio importante per Ingroia.

Caro Ingroia,
Scusa il "tu" ma è tanto l'affetto che provo verso di te che ti sento vicino come un fratello, o persino come un mio figlio.

Ho visto le dichiarazioni rilasciate da un esponente di un (futuribile o esiste già?) partito politico circa l'utilizzo di un colore piuttosto che un altro che pretenderebbe di NON FARTI USARE un certo colore... neanche per un fazzolettino di carta(?).

Ed ecco LA MIA SOLUZIONE che potrai utilizzare contro chiunque cerchi di trascinarti nell'arena delle discussioni  "SUL NULLA" tanto cari ai salotti televisivi dove si discute e si "litiga" su qualsiasi argomento.

L'operazione ti costerà (ammesso che sia possibile registrarsi la paternità o la proprietà di un colore) poco più o poco meno di 20 euro, ma ritengo che potrai davvero mettere le mani avanti (si sentiranno sbeffeggiati?) anche senza bisogno di fare una registrazione, semplicemente DICHIARANDO che il tuo codice colore è quello sottostante:

F9-59-3B













Mentre quello del geniale espropriatore di colori (per lo meno il colore riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, e rilevato al centro della sua cravatta ha codice:

FD-4C-28













Ovviamente, siccome sono anche "uno psicologo", ti suggerisco di usare un codice colore molto più facile da memorizzare, e che come puoi vedere non è che poi sia tanto meno bello dei precedenti, dichiarando che è tuo anche il colore sottostante:

FA-50-40





Visto dove stiamo andando a finire... con un tale che 20 anni fa voleva "brevettare" i bit e questo che vuole "appropriarsi" di un colore...

...mi conviene dichiarare da subito che l'aria che respiriamo È MIA(*), (TUTTA L'ARIA CHE CIRCONDA IL GLOBO TERRESTRE E ANCHE OLTRE) prima che qualcuno se ne appropri e che pretenda che gliela paghiamo ogni volta che la utilizziamo per respirare.

Naturalmente, siccome io sono un filantropo la cedo gratuitamente a tutti gli esseri viventi (e non) della Terra a patto che non ne abusino troppo.

Ma intanto è mia...  e nessun altro, da oggi in avanti potrà vantarne alcun diritto.
E voi tutti mi siete testimoni:

L'ho detto prima io...
L'ho detto prima io...
L'ho detto prima io...
L'ho detto prima io...
L'ho detto prima io...



(Da il Corriere.it)



POLITICA A COLORI

Miccichè contro Ingroia, scoppia la guerra
degli arancione: «Quel colore è solo nostro»

Grande Sud di Miccichè rivendica la titolarità al colore arancione usato anche dal movimento di De Magistris


Miccichè con cravatta arancione (Ansa)Miccichè con cravatta arancione (Ansa)
Ci mancava solo la guerra tra gli arancione. Nella stagione in cui i partiti hanno definitivamente messo in soffitta simboli e padri nobili per mobilitare gli elettori ci si affida spesso ai colori. E così dopo il verde della Lega, l'azzurro di Forza Italia, il popolo viola, ora è il turno dell'arancione. Che, c'era da scommetterci, è presto diventato uno dei colori più gettonati. Alle amministrative di Milano era stato il colore scelto dal sindaco Pisapia come del resto aveva già fatto a Napoli De Magistris. E sabato scorso al debutto del cosiddetto «quarto polo», appunto il movimento di De Magistris, è arrivata la conferma che il colore simbolo sarà proprio l'arancione. Bandiera sotto la quale si spera di arruolare anche il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia, magari come possibile candidato premier.
GRANDE SUD - Ma immediatamente è arrivata la levata di scudi, ed è arrivata proprio della Sicilia dove c'è chi grida allo scippo. Sono gli arancioni dell'ex ministro (un tempo azzurro) Gianfranco Miccichè che di arancione ha già riempito il suo guardaroba con magliette, cravatte, foulard e persino orologi. «L'unico movimento arancione in Italia è Grande Sud di Gianfranco Miccichè, diffidare dalle imitazioni» ha intimato la coordinatrice nazionale dei Club di Grande Sud Costanza Castello, commentando l'iniziativa del sindaco di Napoli.
Ingroia su sfondo arancione (Ansa)Ingroia su sfondo arancione (Ansa)
NON LO CEDEREMO MAI - «L'arancione - aggiunge Castello - è il colore del sole, simbolo che Forza del Sud prima e Grande Sud dopo, contrappongono, fin dal 30 ottobre del 2010, al verde leghista delle tristi valli padane piene di nebbia. L'arancione è il colore del Sud, simbolo di un Meridione non più piagnone ma vigoroso e voglioso di dimostrare che è possibile creare sviluppo soprattutto attraverso la buona amministrazione pubblica».




continua su...

http://www.corriere.it/politica/12_dicembre_02/arancione-guerra-micciche-ingroia_e7dc899a-3cab-11e2-bc71-193664141fb2.shtml


(*) Se dovesse passare il principio che chiunque dichiari che qualcosa gli appartiene, questa diventa immediatamente (e giuridicamente) di sua proprietà... siamo messi davvero male, e allora anche la mia dichiarazione sull'ARIA (fritta o fresca che sia non importa) ha un senso?



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