martedì 25 marzo 2008

Anno Domine 1640 (o 1641?)

Palermo: Spettacolo di fede del

9 Settembre 1640 (o 1641?)



Piazza della Chiesa Maggiore.



Il Di Blasi, nella sua "Storia del Regno di Sicilia" pubblicato nel 1847 fa un po' di confusione su questa data, ma le cose che speravamo potere chiarire con Vito La Mantia nel suo "Origine e vicende dell'inquisizione in Sicilia" pubblicato nel 1886 e che cita altri particolari aggiunge anche
lui una imprecisione che e' difficile da dirimere salvo poter visionare i documenti originali, a meno che non si tratti proprio di un errore di trascrizione sui documenti ai quali hanno attinto le informazioni i nostri due autori.
Ma andiamo per gradi e cominciamo dal Di Blasi.
Nel terzo Volume alla fine del Capo Terzo leggiamo testualmente:

"Nel Governo del Corsetto, ed a 9 di settembre del 1641 gl'Inquisitori diedero al pubblico il lugubre spettacolo che gli Spagnuoli chiamano Auto da Fe' che fece fremere tutti coloro, che avevano sensi di umanita', con tutto il possibile grandioso apparato, in cui furono bruciati vivi tre infelici, cioe' Giambattista Verron nato in Francia, come calvinista, Gabriello Tedesco musulmano, che si era fatto cattolico, e poi professava la legge di Maometto, e fra Carlo Tavolara laico professo agostiniano calabrese, che si spacciava Messia, ed avea formata una setta detta dei Messiani".
(Xgdbs)

Poco prima nello stesso capitolo affermava che

"Fu breve il governo del Corsetto... e non comando' che fino all'arrivo del nuovo vicere'...".

Subito dopo, nel Capo successivo (al Capo IV) infatti afferma che il
successore, Giovanni Alfonso Enriquz de Caprera, ricevette i dispaccio della nomina il 23 Dicembre 1640 e arrivo' a Palermo per assumerne in pieno la carica il 14 giugno dell'anno seguente 1641.

E fin qui si evince che potrebbe benissimo trattarsi di una svista, o di un errore di stampa, o di trascrizione... ma... le cose si complicano con i documenti riportati da Vito La Mantia che mentre da un lato parla di due di questi come giustiziati il 9 settembre 1640 e una terza rilassata in statua, un po' piu' avanti aggiunge il Verron (La Mantia lo chiama
Vernon) come bruciato il 9 settembre 1641...

Che ci sia stato un altro autodafe' il 9 settembre dell'anno successivo? Probabile, ma non certo... anche perche' lo stesso La Mantia non ne parla in altre occasioni, ne' lo cita nell'elenco (sia pur limitato) che fa degli autodafe' di sua conoscenza; e parla dell'anno 1641 soltanto in quella circostanza del "rilascio" del Vernon al braccio secolare.
Viceversa, nel capitolo relativo alla descrizione del Regno di Filippo IV, citando il Baronio parla di tutti e tre rilasciati nel 1640 oltre alla quarta rilasciata in statua.
Anche lui ha avuto una svista di diversa natura?
Forse in futuro lo sapremo.


Godiamoci lo stesso le notizie così come sono riportate lasciando ad approfondimenti futuri il chiarimento su questa vicenda.




128. Usumarso in Calabria. Fr. Carlo alias Petro Antonio Tavaloraro,
religioso professo, laico dell'ordine di S. Agostino, eretico dommatista,
eresiarca, impenitente, pertinace, e si vantava essere il nuovo Messia,
fu rilassato al braccio secolare nell'Atto celebrato nel 1640, a 9 di settembre, domenica nella piazza della Cattedrale di Palermo.





176. Bronte. Soro Francesca Spitaleri e Bonina, di Bronte, monaca
tertiaria di S. Francesco. Fingea santità ed eresie, illusa dal demonio fu
a 12 dicembre 1621 nel piano delli Bologni riconciliata, ma poi ritornata
alli stessi errori, e carcerata nelle carceri dell'Orologio, uscì da una
fissura
che dava lume al dammuso, e con un pezzo di corda mentre scendea si
precipitò, e morì nelli stessi errori; onde il cadavere fu sepolto in luogo
non sacro e nell'Atto celebrato nel piano della Madre Chiesa a 9 settembre 1640 si fece comparire il suo cadavere impassito, vestito da monaca con abito e fu rilassato al braccio secolare.




213. Catania. Gabriele Tedesco, moro battezzato, schiavo del Prior
de Barletta Fr. d. Octavio Gioeni Gran Croce, naturale d'Algeri, abiurò
domenica 16 ottobre 1630 nell'Atto celebrato nel piano della Cattedrale,
poi ricaduto e pentito fu ammesso la seconda volta a riconciliazione nella
Chiesa di S. Domenico a 3 marzo 1633, poi ricadendo ed essendo ostinato
fu rilassato in persona nell'Atto celebrato nella piazza della Chiesa Maggiore a 9 settembre 1640.



328. Francia. Giambattista Vernon, alchimista, fu ammesso a riconciliazione nella Chiesa di S. Domenico a 3 marzo 1630, fu rilassato in persona al braccio secolare, domenica 9 di settembre 1641 nel piano della Cattedrale.
(Xvlmo)

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