Si sente i piedi freddi?
Sono più di 5?
Sono MOLTI DI PIÙ?
Qualcosa non quadra.
La quadra non quadra.
(Ma quando mai Bossi ha capito qualcosa di matematica?)
Insomma fatto stà che Fini si impunta e se avesse davvero soltanto 5 voti (come lo scherniscono Berlusconi & SC(*)) non penso proprio che farebbe così tante storie, soprattutto perché saprebbe che (sempre se e solo se avesse davvero solo 5 voti) la sua valenza sarebbe prossima allo zero e Berlusconi non ci penserebbe davvero più di 5 (questi si sono reali) secondi per scaricarlo nel cesso e tirare la catena.
Uhm!
Qualcosa non quadra.
E' la quadra che non quadra.
A questo punto pensiamo che Fini abbia MOLTI di PIU' dei 5 voti col quale lo scherniscono e magari tanti quanti bastano per far tremare la sedia dello stesso Berlusconi, per cui Fini alza il tiro puntandoglielo contro:
Vuoi salvarti? Bene, ma le condizioni le detto io. Voglio che mi lasci un Partito solido che continuero' a gestire da Leader e tu affronta pure i tuoi processi in santa pace; al massimo ti beccherai qualche condanna, ma tra indulti, indultini, lubrificazioni delle aule dei tribunali più o meno manifeste riuscirò a tirarti fuori dai guai col minor danno possibile, quasi senza danno, ma alla fine devi capire che ormai politicamente è arrivato il momento che tu esca fuori dai giochi.
Fini sa benissimo che questa è l'unica carta che gli resta (se ha realmente MOLTI DI PIÙ dei 5 voti che gli accreditano) e se la sta giocando.
(da LaStampa.it)
"Fini vuole affossare Berlusconi"
Sulla giustizia l'affondo di Feltri
Sulla giustizia l'affondo di Feltri
Vittorio Feltri, numero uno del Giornale di Paolo Berlusconi |
Il Giornale gela l'ex leader di An:
non è compromesso ma scontro
ROMAnon è compromesso ma scontro
Niente compromesso ma un altro capitolo dello scontro: questo è stato, secondo il Giornale della famiglia Berlusconi, il vertice sulla giustizia fra il presidente della Camera Gianfranco Fini e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. «Fini vuole affossare Berlusconi», è il titolo a tutta pagina del quotidiano diretto da Vittorio Feltri.
Nell’editoriale, il vicedirettore Alessandro Sallusti accusa: «Il presidente della Camera resta lontano anni luce dal presidente del Consiglio e non ha alcuna intenzione di dargli una mano vera a risolvere i problemi. Preferisce tenersi stretto il buon rapporto con Napolitano, con l’opposizione e con la potente casta dei magistrati».
Nota (*) SC = SCagnozzi.
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