sabato 20 febbraio 2010

Poche parole. Musica, poesia... e tristezza.

Non so nemmeno di chi è, né chi l'ha scritta.

Ho lasciato un messaggio al mio amico Stefano che me l'ha proposta (e che mi ha invitato ad andarla a sentire nel suo blog), ma conoscendo le sue doti musicali, penso ci sia il suo zampino.
Sarò più preciso appena mi risponderà.

Intant
o godetevela...

Superate i primi momenti di "rumori" incomprensibili e guardate (e ascoltate) cosa verrà dopo:




Quanto sopra (e altro) lo potete trovare al seguente indirizzo:

http://blog.libero.it/Lupo57eStregaBlu/

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bene... molto bene. Mi piace sto blog!

Si, sta canzone è scritta, suonata, arrangiata e, purtroppo, anche registrata da me. Anche il video l'ho ricavato io da spezzoni trovati in rete. L'ho scritta quando le immagini dalla Palestina, dall'Iraq, da Genova hanno preso il sopravvento su un dolore mio personale.

Penso, comunque, che sia venuto il momento di gridare che le cose non sono come ce le fanno conoscere, di reagire alla mancanza di voci "fuori dal coro" del potere. Attenzione: il potere inventa anche i suoi antagonisti preferiti, ci fa credere che tutta l'opposizione possibile sia nei dibattiti da Santoro e Vespa. La vera opposizione consiste nel comportarsi da gente libera e onesta, nel combattere ogni giorno, in ogni occasione, i farabutti e quelli che si svegliano ogni mattina per fottere gli altri (che siano i bottegai sotto casa, i politici o mafiosi, poco importa). L'unica maniera di cambiare il mondo è cambiare il mondo intorno a noi... e prima, se necessario, dentro di noi.

Ciao. Stefano.