giovedì 7 marzo 2013

Se sbaglia una persona normale...


ERRARE HUMANUM EST, PERSEVERARE AUTEM DIABOLICUM

Questa frase lapidaria racchiude in sé tutto il succo del nostro vivere moderno.

Per errare non si vuole intendere soltanto un "errore involontario" intendiamoci, ma anche quello volontario, magari sottovalutandone soltanto i rischi, che però poi... una volta che l'errore viene alla luce, una persona "normale e umana" reagisce in modi più o meno differenti fra di loro, ma certamente non perseverando nell'errore.
Persevera invece SOLTANTO il delinquente, il diabolico.
E come?
Attaccando la magistratura tutti i giorni, per esempio, o PIEGANDO le leggi al suo volere e alla salvaguardia della Sua Sublime persone e del suo Culo.

Insomma gente, aspetterete invano che un "diabolico delinquente" si getti giù dalla finestra del suo palazzo nemmeno se a "perseguitarlo" fossero 100 mila giudici armati di manette e/o di mandati di cattura internazionali!!!


(da La Stampa.it)


La paura di una nuova Mani Pulite
ha travolto l’uomo vicino agli ex vertici


Giuseppe Mussari, presidente del Monte all’epoca delle
operazioni al centro dell’inchiesta

Entrato in banca con Mussari, nei giorni scorsi era stato perquisito
FRANCESCO MANACORDA
Giù proprio dal suo ufficio, da quella Rocca Salimbeni che nel giro di pochi mesi si era trasformata da simbolo orgoglioso della banca più antica del mondo a epicentro di un terremoto di malcostume finanziario. Giù David Rossi perché - raccontano le voci di Siena - dietro le indagini che avevano rivoltato come un guanto il Monte dei Paschi, vedeva salire l’onda di una nuova Mani Pulite che tutto e tutti, temeva, avrebbe spazzato via. E allora giù, riportando alla mente precedenti notissimi, da Gabriele Cagliari a Raul Gardini, anche se questa volta si spezza l’anello più debole della catena. Quello di un dirigente della banca che per la natura stessa del suo incarico era lontano dai maneggi di denaro su cui indaga la Procura senese, ma vicinissimo ai vertici - prima Giuseppe Mussari e Antonio Vigni, oggi indagati; da un anno a questa parte il nuovo presidente Alessandro Profumo e l’amministratore delegato Fabrizio Viola - ed esposto in prima linea sul fronte «esterno» e sensibilissimo della comunicazione.  

...
continua su:





Nessun commento: