giovedì 3 gennaio 2013

Si stava meglio quando si stava peggio?


Un tempo, quando la politica era "lottizzata" esistevano dei "limiti" alle lottizzazioni.
Ricordo un politico di vecchio stampo della vecchia DC che parlando dei "favori" che elargiva a destra e a manca, (e pure ai suoi "nemici"), ripetere spesso che nelle cose politiche e nei favoritismi non bisognava mai farci uscire i piedi di fuori.

Una metafora che risale alla notte dei tempi quando si trasportavano i defunti su un carro funebre tirato dai cavalli e dentro una cassa comune che aveva il fondo apribile a sportellino; cassa che era saldamente ancorata al fondo del carro e che, una volta raggiunto il cimitero veniva ribaltava insieme al carro all'altezza della fossa (in genere una fossa comune) e il morto fuoriusciva dal fondo iniziando dai piedi e scivolando dentro la fossa.

Orbene, durante il tragitto la cassa era molto ben visibile a coloro che guardavano passare il funerale come a coloro che lo seguivano e una regola non scritta ma che tutti ripetevano e rispettavano era quella che i piedi del morto non uscissero fuori dalla bara durante il tragitto.

"Basta ca nun ci nesciunu i peri i fora" era il detto popolare.

Traslando quella frase alle cose correnti e nella politica voleva semplicemente dire che non bisognava mai esagerare nei favoritismi e soprattutto nelle cose che ci riguardano in prima persona e che sono ben visibili a tutti.

Non c'è nulla di male, intendiamoci se i piedi del defunto durante il trasporto escono di fuori dalla bara, o se qualche avvocato riceve un incarico di "liquidazione di una società" qualunque essa sia... e soprattutto non c'è nulla di illegale.

Ma... ma... ma... quando quell'incarico viene (assegnato) e ricevuto DOPO una campagna condotta PROPRIO SU QUELL'ARGOMENTO... il nostro amico del Movimento 5 stelle converrà con noi che avrebbero avuto ragione i politici vecchio stile se guardando il suo caso dicessero che lui

 "CI HA FATTO USCIRE I PIEDI DI FUORI".


Spero che non gli passi per la testa di denunciare anche me, perché 'UN CIÒ MANCU 'NA LIRA e che si accontenti di aver imparato l'origine di quel detto, che (presumo) non conosceva, ma che avrà sicuramente sentito dire.

=========================

Leggo a distanza di alcune ore che lo stesso Giarrusso ha rinunciato all'incarico. La cosa gli fa ovviamente onore e ne prendiamo atto, ma sarebbe stato molto meglio se lui avesse rigettato subito quella offerta visto che oggi come oggi tutti hanno gli occhi puntati sui gesti dei politici che tutti, (nessuno di noi escluso) abbiamo voglia di rottamare se continuano a seguire le vecchie logiche.



(Da RaiNews24.it)


L'annuncio di Beppe Grillo su Twitter

Riotta querelato dal candidato "grillino"





Gianni Riotta nel mirino a causa di Twitter
Gianni Riotta nel mirino a causa di Twitter
Roma, 02-01-2013
"Riotta querelato dal candidato M5S Giarrusso". Lo ha annunciato su Twitter il leader dei Movimento, Beppe Grillo, pubblicando il link a un post sul suo sito beppegrillo.it.
Il riferimento è a un tweet dell'ex direttore del Sole 24 Ore e del Tg1 Gianni Riotta, a sua volta linkato dal sito di Grillo: "Prima lottizzazione 5 Stelle @beppe--grillo in Sicilia il capolista avvocato Giarrusso lottizzato presidente Ato Idrico Catania".

Mario Michele Giarrusso, che si autodefinisce candidato al Senato nel collegio della Sicilia ha spiegato l'origine della notizia: "Come tutti i cittadini candidati del M5S vivo del mio lavoro. Il mio lavoro è fare l'avvocato. Lo faccio difendendo i cittadini che non vogliono rigassificatori, che vogliono la raccolta indifferenziata e non gli inceneritori, difendendo anche le pubbliche amministrazioni che non vogliono che gli appalti siano affidati ad imprese sospettate di collegamenti con la mafia oppure vogliono recuperare i beni a note famiglie mafiose. Invece per il signor Gianni Riotta io sarei un lottizzato perchè qualche giorno fa sono stato contattato da una pubblica amministrazione che deve liquidare l'Ato acque".
"Qualche tempo fa - ha detto ancora Giarrusso - abbiamo vinto in maniera splendida un referendum che ha sancito che l'acqua deve essere pubblica, deve essere dei cittadini. Per fare questo bisogna liquidare tutte le strutture che sono state create per trasferire l'acqua, che è nostra, alle società private. Per fare ciò si da un incarico a un avvocato, in questo caso il sottoscritto. Il signor Gianni Riotta, così come il giornalista di Repubblica Carmelo Caruso, non distingue un incarico di sottogoverno o uno 'lottizzato' da un incarico professionale". Da qui la querel



Nessun commento: