domenica 16 giugno 2013

«Chi non vota l'espulsione della Gambaro è fuori e chi rimane pensando di continuare a borbottare con la stampa ha sbagliato i conti».


Questa frase l'ha detta Beppe Grillo eh!!!

Ovvero, tradotto e per usare delle metafore a lui tanto care è come se dicesse:
"Ragazzi da noi c'è la democrazia e Voi siete liberi!"
E poi sotto aggiungesse:
1) Liberi di essere d'accordo con me e solo con me!
2) Liberi di accettare i miei ordini esattamente come ve li mando!
3) Liberi di adorarmi come si adora un Dio e di aver fede in me e SOLO IN ME!
3) Liberi di accettare il comandamento: NON AVRAI ALTRO DIO ALL'INFUORI DI ME!!!

ALTRIMENTI?
SIETE FUORIIIII!!!

«Chi non vota l'espulsione della Gambaro è fuori e chi rimane pensando di continuare a borbottare con la stampa ha sbagliato i conti».


Perdonatemi ragazzi... ma a uno che mi parlasse così dopo avermi preso per il culo con la "democrazia diretta" e dell'UNO vale UNO io lo prenderei a calci in culo... e non solo a parole, ma proprio calci REALI e AL PLURALE finché non lo vedrei in ginocchio a chiedermi scusa per le STRONZATE IMMANI che ci ha propinato in tutti questi anni!!!!


(dal Corriere.it)


A POCHE ORE DALL'ESPULSIONE DELLA GAMBARO

Grillo contro Favia, resa dei conti
con il capo dei ribelli

Il leader del movimento pubblica sul blog un attacco al fuoriuscito emiliano: «È instancabile nel denigrare il M5S»

Beppe Grillo (Imagoeconomica)Beppe Grillo (Imagoeconomica)
È resa dei conti tra Beppe Grillo e Giovanni Favia a poche ore dal voto per l'espulsione della senatrice dissidente Adele Gambaro. Sabato, in serata, il leader del M5S pubblica un post di Max Bugani, capogruppo dei Cinque Stelle a Bologna. Poche parole. Ma che suonano di messaggio minaccioso a chi, all'interno del Movimento, dà ancora ascolto al fuoriuscito.
L'APE LABORIOSA - «Certe persone non meriterebbero alcuna attenzione, ma purtroppo questo personaggio (spalleggiato da alcuni presentatori e giornalisti che continuano a dargli spazio) è instancabile nel suo tentativo di denigrare Beppe Grillo, le persone che credono in lui e il M5S», scrive Bugani. Poi l'affondo su questioni locali ma che in realtà hanno molto a che fare con Roma «Favia, dopo essere stato messo come capolista da Ingroia in 3 circoscrizioni (ma come? e la democrazia diretta?), aveva promesso che a maggio 2013 si sarebbe dimesso da consigliere regionale. Oggi siamo a metà giugno e Favia ancora non molla la poltron», continua Bugani. Vecchi veleni bolognesi tra il fedelissimo di Grillo (Bugani) e l'ex preferito poi dissidente Giovanni Favia? Antipatie tra due che erano amici e compagni di movimento e oggi non si rivolgono più la parola? In realtà dietro c'è molto di più e che Grillo ospiti questa polemica sul blog poco prima della resa dei conti a palazzo, lo dimostra. Favia sarebbe infatti, agli occhi di Grillo e Casaleggio, colui che manovra i deputati dissidenti. Il disturbatore che trama nell'ombra, l'ape laboriosa che ronza alle orecchie di tanti deputati (e deputate) pentastellati. E il cui piano è di togliere un deputato ogni due settimane al M5S per continuare a mantenere alta l'attenzione su di sé e per indebolire l'ex padre padrone che l'ha cacciato di casa. Un piano che però Grillo non può più tollerare. Da qui il messaggio via Bologna. «Chi non vota l'espulsione della Gambaro è fuori e chi rimane pensando di continuare a borbottare con la stampa ha sbagliato i conti».Difficile stanare i dissidenti non ancora venuti allo scoperto. E l'assemblea di lunedì potrebbe essere un'occasione per farli venire allo scoperto. C'è chi - soprattutto tra le deputate - tentenna, non sa cosa fare, cerca di mandare segni di fedeltà e ha paura. E c'è chi ha colto nelle dimissioni di Ingroia la possibilità di un nuovo inizio, sotto la bandiera di Rivoluzione Civile, con cui Favia si è candidato senza essere eletto. Il tutto mentre il consigliere regionale continua a fare pressioni e a mandare frecciate alla volta di Roma e degli Yes Man che non si ribellano a Grillo.
LA REPLICA - Chiamato in causa, Favia replica: Beppe Grillo che «è l'ultimo che può parlare di coerenza» - scrive sul proprio sito - è passato «dall'uno vale uno, al cerchio magico dei fedelissimi ed alle espulsioni». Favia poi minaccia querele a Grillo e risponde a Bugani precisando anche che Rivoluzione civile, che lo aveva candidato, «non era un partito, ma un comitato di scopo nato per le elezioni e privo del tempo necessario per organizzarsi democraticamente. Ora lo stiamo facendo, senza i partiti e da semplici cittadini. Il 22 a Roma avremo la nostra prima assemblea. Grillo potrà venire a prendere lezioni di democrazia se vorrà, lo invito».
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