giovedì 20 giugno 2013

Grillo: momenti di riflessione.


Ecco, bravi!
Fate i bravi che momentaneamente abbiamo spento "i forni crematori" per un minimo di manutenzione necessaria, anzi, indispensabile, dopo le ultime "esecuzioni di massa".

Ecco, lo sento, già qualcuno di voi dirà che sono il solito esagerato. Suvvia svegliatevi... appena l'altro ieri "dando la colpa" all'intero corpo elettorale italiano per non averlo investito del 100% dei suffragi, ha "di fatto" mandato ai forni il 90 e passa per cento dell'intero popolo italiano.

Dite che se avesse potuto non lo avrebbe fatto sul serio?
Ne siete proprio sicuri?

Meditate gente, meditate...

Intanto Beppe ha momentaneamente spento la "camera di combustione" e persino il suo giornale ufficiale, Il Fatto quotidiano,  riporta la cosa evitando i soliti toni esultanti da Stampa di Regime.


(da IlFattoQuotidiano.it)


M5S, dopo l’espulsione della Gambaro Grillo offre tregua a dissidenti

L'estromissione della senatrice grillina passa con il 65,8 dei voti della Rete, ma il leader chiama i "ribelli" Currò e Pinna per distendere gli animi. Presto il leader del Movimento verrà a Roma

M5S, dopo l’espulsione della Gambaro Grillo offre tregua a dissidenti
Non può aspettare la settimana prossima, quando sarà a Roma, probabilmente in occasione del“Restitution day”, il giorno in cui tutti dovrebbero versare la diaria avanzata. Fa il numero di Tommaso Currò, dissidente della prima ora, ieri di nuovo critico sulla cacciata della collega senatrice. Parlano a lungo, i due. Nel corridoio fumatori di Montecitorio, il deputato catanese si affanna a spiegare il suo disagio: “Come faccio io? Anche adesso qui è pieno di giornalisti”. Poi, poco più tardi, è la volta di Paola Pinna. Anche lei vede il cellulare illuminarsi con il nome del fondatore. Anche lei, che era arrivata a parlare di un nuovo gruppo pronto a nascere alla Camera, si confronta con l’uomo che ha chiesto il processo per Adele Gambaro e che sembrava pronto a fare lo stesso con lei.
Fuori una, fermiamo gli altri. Fino all’altro ieri, sembrava che i “big” dei Cinque Stelle non vedessero l’ora di “sfoltire” il gruppo. Via le mele marce, meglio pochi ma buoni, dicevano, pensando addirittura ad una espulsione collettiva per tutti quelli che hanno osato criticare pubblicamente il gruppo. Eppure, dev’essere scattato qualcosa, nella testa del Movimento. Un senatore ha la sua teoria: “È come con la ghigliottina. Devono essersi ricordati che alla fine c’è finito sotto anche Robespierre”. Fatto sta che sulla guerriglia interna è scesa una pace surreale. I risultati del voto sull’espulsione della Gambaro, a sera, sono già scivolati via dall’homepage.
...
Continua su:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/20/m5s-dopo-lespulsione-della-gambaro-grillo-offre-tregua-a-dissidenti/631606/

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P.S:
Un senatore ha la sua teoria: “È come con la ghigliottina. Devono essersi ricordati che alla fine c’è finito sotto anche Robespierre”. 

Altrove (in uno dei miei commenti in altri blog) avevo espresso in modo assolutamente autonomo lo stesso identico concetto... 
Minkia... sta a vedere che sarei buono anch'io a fare il senatore grillino?


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