lunedì 13 dicembre 2010

Ogni tanto ci provano...

Non sanno che basta fare un Copia/Incolla per fare il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.

Sarà mica per un caso che Berlusconi ODIA A MORTE la rete?

Il motivo è semplice: nessuna censura riuscirà a fermarla e nessuno potrà mai controllarla.


(da www.ilpopoloviola.it)


Un portale per rimanere in contatto.
Per ricevere notizie sulle mobilitazioni e per sapere come partecipare.
Un portale vi@la per diffondere le nostre notizie e per entrare a far parte di quell'immenso flusso nato dopo il 5 dicembre 2009.
Perchè niente e nessuno riuscirà a fermarci.
Adesso è il momento di far sentire la nostra voce. Dopo sarà tardi.


Notizie
Una lunga catena umana attorno alla “zona rossa”

Scritto da Administrator, 13-12-2010 15:38

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La pagina Facebook de “Il Popolo Viola”, grazie alle numerosissime sollecitazioni arrivate all’account di servizio di Facebook, è stata riaperta dopo 5 ore. Ringraziamo tutti coloro che si sono spesi con mail, post e telefonate a Dublino direttamente alla sede di Google Europa. E’ un buon segno che – se la mobilitazione è condivisa – porta i suoi buoni frutti. Riprendiamo allora il filo del nostro discorso sulle mobilitazioni in occasione del voto di sfiducia. Come temevamo, domani 14 dicembre il Governo ha deciso di blindare il centro di Roma – come mai era accaduto prima – per “preservare i luoghi delle istituzioni”. Così dice il Questore nella prescrizione che ci ha inviato. Non hanno accettato neanche la nostra proposta alternativa di P.zza SS. Apostoli anziché Montecitorio, proponendoci P.zza San Marco (di fronte all’altare della Patria a P.zza Venezia) per tenerci lontani dalla “zona rossa”. Bene, la proposta che facciamo allora è la seguente: dopo il corteo che partirà alle 9.30 da P.zza della Repubblica, ritrovo alle 12.30 a P.zza San Marco e poi una lunga catena umana che circondi tutta la loro “zona rossa”. Perché le istituzioni le preservano meglio i cittadini, dagli attacchi furibondi che questo governo lancia giorno dopo giorno, facendole sgretolare. Noi non ci meritiamo questo presidente del Consiglio che ha utilizzato le istituzioni per i suoi fini personali e che sta prolungando l’agonia del suo governo solo per non tornare a farsi giudicare per i reati commessi. Per questo domani avvolgeremo le nostre istituzioni, da lontano, rispettando le disposizioni di chi teme le critiche e la libera espressione del pensiero, con una azione assolutamente nonviolenta e pacifica. Un abbraccio che percorra tutto il perimetro della “zona rossa”: rossa dalla vergogna e dalla rabbia di non poter controllare la verità dei cittadini che sanno di poter contribuire alla caduta del regime berlusconiano.

Ultimo aggiornamento: 13-12-2010 15:38


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