venerdì 24 settembre 2010

Beati coloro che hanno sete di giustizia...

...Perché saranno giustiziati!!!
Ogn tanto bisogna pur dare ragione a quelli che ci stanno antipatici, soprattutto quando ci sbattono in faccia certe verità scomode che tendiamo naturalmente (Umano, troppo umano) a nascondere o a non voler vedere:

Parlo di Ahmedinejad che ha sollevato una questione molto simile a quella si Sakineh ma dall'altra parte del globo, danna NOSTRA parte; quella di Teresa Lewis, questione (quasi) identica a quella di Sakineh.


Beati coloro che hanno sete di giustizia... perché saranno giustiziati!!!

(da RaiNews24.it)

Teresa Lewis
Teresa Lewis

Jarrat, 24-09-2010

Questa notte intorno alle 3 e 13 ora italiana in Virginia al "Correctional Center" di Jarrat è stata giustiziata con iniezione letale Teresa Lewis, 41 anni, condannata per aver fatto uccidere nell'ottobre 2002 il marito e il figliastro per incassare i soldi di una polizza sulla vita. Secondo la sentenza la donna avrebbe assoldato due sicari barattando la vita dei due uomini con denaro e prestazioni sessuali.

L'esecuzione era stata da più parti contestata e più voci si erano alzate per chiedere la grazia. Tutte le perizie mediche concordavano col fatto che Teresa fosse una disabile mentale, non propriamente capace di intendere e di volere.

''Stanotte la macchina di morte dello Stato della Virginia ha ucciso la bellezza e lo spirito umano di Teresa Lewis - ha dichiarato dopo l'esecuzione Jim Rocap, avvocato della donna - per i suoi amici, per chi si batte contro la pena di morte in tutto il mondo, la sua morte è una gravissima perdita. La nostra speranza è che il suo sacrificio assurdo possa aprire la mente di molti e riconsiderare questo tremendo sistema giudiziario''.

Sempre secondo l'avvocato Teresa ha vissuto le sue ultime ore in serenità, ha cantato e pregato. "Se ne è andata senza recriminazioni - ha aggiunto - terrorizzata, ma tranquilla". Le ultime persone che ha ricevuto prima di essere giustiziata, oltre a Rocap, sono state suo figlio e un sacerdote.

La donna è stata giustiziata con un mix di tre diversi medicinali che l'ha prima indotta in uno stato catatonico e poi stroncata con un arresto cardiaco.

L'ultimo pensiero è stato per la figliastra, Kathy Clifton. "Voglio solo che sappia che le voglio bene e che sono veramente desolata".

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