giovedì 30 settembre 2010

Di Pietro e le sue parole: pane al pane...

Di Pietro non è uno statista?
Non nel senso come siamo abituati a vedere noi gli statisti, pacati, riflessivi, e soprattutto "dialoganti" con gli avversari.
Certo dentro il nostro Parlamento c'è di peggio, molto di peggio, a cominciare dai parlamentari di quella destra strombazzante che contestavano la Rita Levi Montalcini a ministri e leaders della portata dello stesso Bossi e persino Berlusconi.
Ma lo sentite bene quando parla?

A parte il discorso "frenato" di ieri (devono avergli iniettato forti dosi di Valium oltre che limargli il discorso da recitare come una lezioncina da prima elementare come è stato definito da qualcuno) non lascia nessuna occasione senza strombazzare, starnazzare, gridare, strillare... molto ma molto più di quanto ieri abbia fatto il povero Di Pietro, che pur dicendo cose risapute e che facevano molto male le diceva alzando la voce, ma solo per coprire gli STARNAZZAMENTI della clacque berlusconiana che non volevano lasciarlo parlare.

Penso seriamente che se lo lasciassero parlare senza scagliargli contro certi mastini ringhiosi e ululanti, forse lui stesso (Di Pietro) potrebbe mantenere un tono un pochino più pacato... e avvicinarsi anche lui (perché no?) a certe figure di statisti così come le abbiamo iconizzate nella nostra mente.





(da IlSalvagente.it)

Lo show di Di Pietro: ''Berlusconi stupra la democrazia'' (il video)

Il premier: "Che compleanno di m...". Bersani e Casini bocciano il suo discorso.

Mentre Berlusconi ieri confessava ai parlamentari più vicini a lui di aver passato proprio "un compleanno di m....", c'è - invece - chi si è divertito molto ieri a Montecitorio.
Antonio Di Pietro, per esempio, ha dato vita a un vero e proprio show. Dopo la replica di Berlusconi le dichiarazioni di voto, il leader dell'Italia dei Valori ha preso la parolae ha detto al presidente del Consiglio tutto quello che da tempo voleva dirgli. (il video) .


"Lei (riferito al presidente del Consiglio) ha stuprato la democrazia". Ed è solo l'inizio.
Di Pietro accusa Berlusconi - senza mezzi termini - di aver corrotto la magistratura sul caso Mills. Lo definisce "un soggetto che ha usato le istituzioni solo per farsi gli affari suoi...fregandosene degli italiani che non arrivano a fine mese". Parla del Cavaliere come il maggiore imprenditore italiano (e sottolinea: "Il maggiore, non il migliore"), che ha usato il ministero dello Sviluppo economico per favorire le sue aziende. E cita il caso di Montacarlo: "Ci si stupisce di una società off-shore? Berlusconi ne ha 64".
Tutto questo tra l'imbarazzo del presidente della Camera Fini, che richiama più volte Di Pietro invitandolo a "moderare i termini" e ricordando a tutti che la Camera è in diretta video.
Da notare come durante l'intervento del leader dell'Idv molti deputati del Pdl abbiano abbandonato l'aula.


"Lei racconta solo frottole"

"Bando alle ipocrisie, lei ha chiesto la fiducia perché questa estate una parte della coalizione politica, che l'ha indicata come premier ha lanciato la questione morale che riguarda la sua persona" ha detto ancora Di Pietro, rivolgendosi in modo molto aspro al premier. E ha aggiunto: "Lei è uno spregiudicato illusionista, anzi no, lei è un pregiudicato illusionista. Anche oggi ha raccontato frottole, il paese fuori di qui muore di fame e lei è venuto qui a suonare l'arpa della felicità come faceva il suo predecessore Nerone, mentre bruciava Roma e rideva come oggi ride lei e i suoi amici barbari padani. Lei è il capo piduista della cricca".
"Lei è capace anche di comprare il consenso dei suoi alleati e dei suoi avversari - ha sottolineato l'ex pm - i primi pagandoli con moneta sonante e ricandidature, i secondi ricattandoli con operazioni di dossieraggio e killeraggio, di cui lei è maestro. Lei è l'inventore di una corruzione di nuovo conio, più moderna e spregiudicata".

"Ho detto cose vere e inattaccabili"

E anche dopo Di Pietro non arretra. "Non ho detto una parola che non sia vera" ha detto Di Pietro, commentando il proprio intervento dopo essere uscito dall'aula visibilmente soddisfatto. Ai cronisti che gli chiedevano se avesse studiato bene tutte le parole, il leader Idv ha risposto affermativamente. "Stupratore", hanno chiesto i giornalisti, non è una parola a rischio-querela? "Forse è una parola forte - ha replicato - ma è inattaccabile. Io ho detto 'stupratore della democrazia'". "Berlusconi ha posto la fiducia su di sé - ha aggiunto Di Pietro facendosi serio - quindi è di lui che si parla. Io ho fatto solo la fotografia della sua situazione"

Una bocciatura unanime

Unanime il commento delle opposizioni al discorso di Berlusconi alla Camera. “Racconta una realtà diversa da quella che ogni giorno gli italiani hanno di fronte. È solo un venditore di fumo”: questo in sintesi il giudizio delle opposizioni presenti in Parlamento per il discorso del premier in Aula dopo la pausa estiva, ma soprattutto dopo la crisi di governo nata dopo la cacciata di Fini dal Pdl e la conseguente creazione di un nuovo gruppo nella maggioranza.


Bersani: “Incommentabile”

“È incommentabile, l'avete sentito anche voi. Non so in che Italia viva”. È tranchant il commento del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.
Rincara la dose – se possibile – Dario Franceschini: “Il discorso tragicomico di un uomo che ha fallito come capo del governo e come capo di partito. Dopo due anni da mister Hide, ora torna il volto del dottor Jekill mostrato a inizio legislatura ma durerà lo spazio di due ore”. “Berlusconi - aggiunge il capogruppo del Pd - ha fatto un elenco di promesse come arrivasse dalla luna e oggi pomeriggio, dai numeri del voto si vedrà che questo è un governicchio appeso a Fini e ai voti dei suoi”.


Di Pietro: “Un serpente a sonagli”

“Berlusconi si è dimostrato quel che è: un serpente a sonagli che racconta la storia di un Paese diversa dalla realtà, illude i cittadini”. Più netto ancora il commento di Antonio Di Pietro. “A lui interessa solo fermare la magistratura e assicurarsi l'impunità, nella logica della P2 di cui è legale rappresentante. Dopo un finto discorso di unità ci sarà una finta maggioranza, farlocca, venduta, comprata e ricattata. Una maggioranza che tiene semplicemente alla propria poltrona”.
Da notare come i deputati centristi non hanno applaudito il premier


Casini: “Si informi prima di parlare”

“Un discorso da primo giorno di scuola, se lo avesse fatto nel '94 sarebbe stato credibile, ma tutte le cose che dice e si pone come obiettivi condivisibili in realtà non sono state fatte finora”. Così invece il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, marchia l'intervento del premier in Aula. “Sono solo parole.
Berlusconi, ad esempio, ha parlato della Salerno-Reggio Calabria e della statale ionica, quando due ore prima in Commissione sono stati tagliati quei fondi e lui ha citato come esempio di buon governo questi temi. Almeno si informasse, sono solo parole”, ha concluso il leader centrista.


La freddezza dei finiani

Ed è da notare soprattutto come i deputati di Futuro e libertà siano stati 'freddi’ nei confronti del presidente del Consiglio e del suo intervento. Solo in un paio di occasioni si sono registrati timidi cenni di consenso da parte di qualche esponente finiano: si è unito agli applausi della maggioranza Giuseppe Consolo quando il premier ha parlato della separazione delle carriere per i magistrati, e lo ha fatto il vice ministro allo Sviluppo economico Adolfo Urso quando Berlusconi ha sottolineato la necessità di destinare maggiori risorse alla giustizia.


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