venerdì 17 maggio 2013

Anonymous chi era costui?


Era il lontano 1976 quando un mio amico (e collega d'ufficio, responsabile della contabilità dell'azienda) mi chiese il favore... ("visto che ero un matematico", parole sue) di risolvergli un problema con una Logos 80 Olivetti che aveva un programma di ventilazione IVA che poteva gestire solo un certo numero limitato di aliquote.

 A lui ne servivano quasi il doppio (visto che quello fu un anno di transizione e di raggruppamento di aliquote che avrebbe dovuto mettere ordine alla selva di aliquote precedenti e naturalmente, come vanno sempre le cose all'italiana... introducendone delle nuove.

"Un problema irrisolvibile" gli avevano detto quelli che gli avevano venduto quella "macchina calcolatrice intelligente" che era un vero e proprio computer in embrione.


Fortunatamente mi diede anche i manuali, sia della macchina che del "programma", che in totale consistevano in qualche centinaio di pagine, e... il tempo di leggerle... (era di mercoledì), il lunedì successivo gli portai in ufficio sia la macchina che il nuovo programma.

La soluzione? La macchina aveva "appena" 1 kbyte(*) di memoria e usando variabili a due lettere la occupava quasi tutta (restavano liberi sì e no una decina di bytes) mentre il mio "nuovo programma" si limitava ad usare una sola lettera, non solo, ma ottimizzando i calcoli riuscii a recuperare altri preziosissimi bytes  che avrebbero potuto essere utilizzati per "ampliamenti" successivi.

Quando il rivenditore dell'Olivetti riseppe della cosa mi offrì delle possibilità, che per certi versi mi introdussero nel campo dell'informatica vera e propria a cominciare con le Audit 5 e i P6040,  su su fino all'M20 quando "ruppi" la collaborazione (rimettendoci anche un bel po' di soldi) ma ritrovandomi proprietario di un paio di "macchine" che mi servirono per i miei successivi studi ed esperimenti negli anni futuri.

Poi arrivò il personal computer IBM e i cosiddetti "compatibili" (in pratica usavano la stessa famiglia di microprocessori e lo stesso "Sistema Operativo" ovvero l'MS-DOS).

Fu un frenetico e continuo aggiornamento ai "codici operativi" dei microprocessori via via immessi nel mercato, fino a quando finalmente "scoprii" l'assembler, un linguaggio molto meno arido dei semplici codici operativi in esadecimale, dei quali, se ancora la memoria non mi inganna dovrei ricordare qualcosa...


L'assembler era già un altro mondo.


Ma fermiamoci qui.


Ora, negli anni successivi, vuoi per proteggere il proprio software, vuoi per quel (maledetto) sospetto che in noi tutti programmatori in assembler si insinuò immediatamente alla loro prima apparizione, spuntarono i primi "virus".


Oh certo, a chiunque tra noi fosse venuto in mente di generare un virus bastavano poche istruzioni macchina e pochi minuti di "lavoro"(**) per farlo, ma per eliminarli la cosa poi richiedeva sempre un tempo maggiore.


In definitiva la battuta che circolava fra di noi era:

"Chi è tanto coglione che si mette a fare un virus? Naturalmente chi ha INTERESSE a farlo... e chi ha interesse a farlo se non le case che producono gli AntiVirus?"


Naturalmente era una semplificazione del problema più generale che vedeva in prima battuta dei "mitomani" ovvero della gente tanto imbecille che nella stragrande maggioranza dei casi si limitava a "modificare" dei virus esistenti (Junkie1 Junkie2 ecc.) e li distribuiva per il solo gusto di fare del male.


E qui ne approfitto per introdurre una mia considerazione personale:


Tutti i "sani principi" delle leggi e delle Costituzioni di tutto il mondo parlano di "libero accesso alla cultura ed alla conoscenza" per tutti.

In teoria è un concetto bellissimo oltre che bellissime parole... ma ve la sentireste voi di "insegnare" a fabbricare una bomba ad alto potenziale ad un deficiente mitomane?

Ecco...

Scendendo nel nostro piccolo, il tema è:

Se un mitomane (o imbecille) "abusa" di Internet e della rete oltre che della "conoscenza" il problema NON È abolire la conoscenza... ma PERSEGUIRE SEVERAMENTE l'abuso (e il male che si procura agli altri).


Per chiudere il discorso...

Personalmente penso (almeno in teoria) che chi possiede certe conoscenze potrebbe tentare di fare anche "l'impossibile" nel campo dell'informatica, ma la prima regola che si dovrebbe porre sempre è:  

È illegale?

È etically correct?


quale scopo?

Chi non si pone di queste domande, sia esso Anonymous o Imbecyllus, resta sempre UN DELINQUENTE e UN MENTECATTO!!!

Sia che lo becchino sia che riesca a farla franca.


(dal Corriere.it)

http://www.corriere.it/cronache/13_maggio_17/arresti-hacker-polizia-postale_9b4197d8-beb5-11e2-be2c-cd1fc1fbfe0c.shtml

COLPITI IN PASSATO, FORSE PER MANO LORO, SITI ISTITUZIONALI E IL VATICANO

Blitz contro presunti hacker di Anonymous,
4 arresti e 10 perquisizioni in tutta Italia

Per la polizia facevano parte di un'organizzazione a delinquere dedita ad attacchi informatici

(Epa)(Epa)
Un colpo duro agli hacker italiani. E' stata infatti smantellata dalla Polizia Postale una presunta organizzazione a delinquere composta da hacker che celandosi dietro il nome di «Anonymous» ed approfittando della notorietà del movimento, era dedita alla commissione di attacchi nei confronti dei sistemi informatici di infrastrutture critiche, siti istituzionali ed importanti aziende. Quattro gli arrestati: sono ritenuti dagli inquirenti il vertice italiano del movimento internazionale «Anonymous».
ARRESTI - Gli hacker arrestati sarebbero responsabili anche degli attacchi ai siti del governo, del Vaticano e del Parlamento. In particolare, come detto, sono quattro i provvedimenti di arresto ai domiciliari, mentre sono una decina le perquisizioni eseguite. Secondo le indagini, i quattro arrestati facevano parte del movimento di Anonymus anche se ne sfruttavano il logo soprattutto per interessi personali. 



Sempre a proposito di hackers mi capitò un episodio divertente una decina d'anni fa.
Eravamo in pieno boom di IRC (non esistevano ancora i social networks) e nei #canali si facevano le guerre più spietate le cosiddette "crews" che altro non erano che delle associazioni di bimbiminkia (alcuni anche cresciutelli e ultraquarantenni ma sempre di bimbiminkia si trattava).

Le "guerre" consistevano nell'accaparrarsi l'OP di certi #canali frequentati per poter fare il bello ed il cattivo tempo, arrivando, in alcuni casi, anche a "dettar legge" su certi argomenti.

Io con un paio di "ragazzi" miei amici nonché miei "figli virtuali" aprii alcuni canali e bastò inserirvi 6 bots collocati su tre shells differenti e connessi ad altrettanti IRC-servers diversi per far sì che nessuno riuscisse a fregarceli (o come si diceva in gergo a tackarceli).

Era un modo come rilassarmi un po' la sera, dopo le mie intense giornate lavorative, occupandomi di cose "ludiche" o per dirla papale papale di fesserie.

Una sera un sedicente hacker appartenente ad una "crew" sedicente "la più tosta" mi minacciò di mandarmi a fuoco il modem ed il PC se non gli avessi "consegnato" chiavi in mano i #canali controllati dai miei bots.

Mi ci feci una sonora risata, e gli dissi che in Inghilterra un tale aveva messo in palio un premio di 10 mila sterline se qualcuno riusciva a "bucargli" il PC.

Io gli dissi che poiché non avevo tanti soldi, mi sarei limitato a dare in premio "appena" un milione (di lire, l'euro sarebbe entrato in vigore da lì a poco) se qualcuno fosse riuscito a bucare il mio PC.

Gli dissi anche di "spargere la voce" presso i suoi amici sedicenti hackers e che avrei tenuto UP la mia connessione (sempre la stessa per 15 giorni di seguito).

Naturalmente nessuno mai venne a reclamare il premio, ma addirittura successe un fatto curioso, tutto da ridere.

Un paio di giorni dopo uno dei miei "figli virtuali" mi disse che un suo "conoscente" gli aveva chiesto di dargli una mano per "far calare le arie" ad un tizio che si sentiva un padreterno e che addirittura dava un milione in premio a chi riusciva a bucargli il PC.
 In pratica chiedeva il suo aiuto perché sapeva che lui aveva "un amico" (cioè io) che era molto bravo e che poteva fare quella ed altre cose.

AHAHAHAHAHAHAHAHAH

Scoppiai in una fragorosa risata e glielo dissi.

Gli dissi che il tizio che aveva litigato con quel suo "conoscente" ero io ma che lo avevo fatto solo perché mi aveva fatto arrabbiare.

Scoppiò anche lui in una fragorosa risata e la cosa non ebbe più alcun altro seguito.

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(*) Il manuale e la pubblicità parlavano di 8 kbit, non lasciatevi impressionare! 8 kbit, visto che 1 byte è formato da 8 bit, equivalgono a 1 kbyte.

(**) Probabilmente del primo "virus" in assoluto, almeno in Italia, ne ho la paternità. Più che di un virus si trattava di un "congegno ad orologeria" che trascorso un mese cancellava l'intero Floppy Disk che conteneva un programma di Laboratorio Analisi, mia creatura, che mi era costata tanta fatica e che un "furbo" concessionario, dopo avermi promesso un bel po' di soldini me ne richiese una copia per "farlo vedere". Una settimana dopo mi disse che quel programma non interessava nessuno. Un mese dopo mi disse che i dischi dove lo aveva copiato si erano cancellati tutti.
Lo mandai a fanculo!!!
Eravamo tra la fine dell'anno 1982 e gli inizi del 1983. Il Computer in questione era un M20 Olivetti.

P.S.: Naturalmente per le Polizie di tutto il mondo è talmente semplice, ma talmente semplice risalire ai "gestori" di un sito internet (o di un blog) che è da assoluti idioti pensare di "farla franca" usando dei metodi tipo "Anonymous".

Facilissimo è persino "monitorare e registrare" i visitatori per i gestori dei "siti" (tutta roba legale intendiamoci) e se volete vi passo le semplicissime istruzioni in PHP da incorporare nel vostro file index.php, ma se conoscete anche appena superficialmente il PHP saprete sicuramente come fare.


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