giovedì 2 maggio 2013

In alcuni TG di MERD stamattina a tutto campo il titolo del giorno: PREITI NON VOLEVA UCCIDERE!!!


Ora, che alcuni avvocati pensino che le Giurie, i PM e il pubblico siano degli imbecilli e che tanto più riescono a prenderli per il culo "suggerendo" ai loro clienti quello che devono dire e più diventano ricchi e famosi, lo sapevamo.

Ma è possibile che sia lo stesso Preiti in una autointrospezione a dire una stronzata simile?
Forse.

Ma è possibile che dei TG di merda facciano risaltare a tutto campo una stronzata MACROSCOPICA come questa?
Sì! È possibile!!!
E la motivazione è sempre la stessa:
Delegittimare i PM, i Giudici, e la Giustizia in generale!!!

Noi che NON SIAMO IMBECILLI, le ragioni le conosciamo benissimo!

 Non le ripetiamo solo per decenza.


PREITI NON VOLEVA UCCIDERE!

OK OK, facciamo finta di credergli.

In pratica lui punta la pistola CONTRO i carabinieri, ESATTAMENTE contro di loro e..., ma sì, lui sperava che "al massimo" avrebbe sbagliato la mira, (non è che lui fosse un tiratore eccezionale) e quindi sempre AL MASSIMO li avrebbe presi di striscio alla testa o alla gola provocando loro, AL MASSIMO un solco sull'osso temporale con asportazione di un po' di membrana cerebrale, senza "entrare" dentro il cervello e quindi:


PREITI NON VOLEVA UCCIDERE!

Ecco!
Sono questi i casi in cui io sarei tentato di ripristinare le pene corporali:

QUANDO VIENE DIMOSTRATO CONCLAMATAMENTE E AL DI FUORI DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO che gli imputati cercano di prenderci per il culo.
Pena naturalmente estesa anche agli "avvocati difensori" se queste linee difensive suggeriscono ed esaltano!

(da Agi.it)

Spari a P. Chigi, "Preiti voleva uccidere, prese la mira" - FOTO

Spari a P Chigi   Preiti voleva uccidere  prese la mira   FOTO
08:19 02 MAG 2013

(AGI) - Roma, 30 apr. - Luigi Preiti ha sparato per uccidere.
  Avrebbe voluto colpire un politico, come ha raccontato lui stesso agli inquirenti subito dopo il fermo, ma ha fatto fuoco contro i carabinieri quando questi hanno cominciato a delimitare la zona di palazzo Chigi con le transenne. Nella richiesta di convalida dell'arresto inviata dalla procura di Roma al gip si contesta all'attentatore di aver esploso, "con piu' azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, sette colpi di arma da fuoco a distanza ravvicinata ad altezza d'uomo, attingendo al collo il brigadiere Giuseppe Giangrande e alla gamba l'appuntato Francesco Negri, mentre tentava di sottrarsi al fuoco dietro un riparo, e al giubbotto operativo di tela il vicebrigadiere Marco Delio Murrighile che lo stava affrontando", compiendo "atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionarne la morte, non riuscendo nell'intento per cause indipendenti dalla sua volonta'".
Sulla dinamica non ci sono dubbi: lo confermano anche i filmati delle telecamere di piazza Colonna che hanno immortalato Preiti mentre prendeva la mira per sparare contro i militari. L'uomo, che ha affrontato il viaggio da Rosarno fino a Roma grazie ai soldi ricevuti come acconto per un lavoro che avrebbe dovuto portare a termine come piastrellista in Calabria, e' accusato di triplice tentato omicidio, ricettazione, porto e detenzione illegale di arma e munizioni, con l'aggravante della premeditazione e dell'aver agito contro pubblici ufficiali in servizio di ordine pubblico.
  Riferendo in Parlamento su quanto avvenuto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha spiegato che "bisogna "tenere alta la guardia", per evitare che possa essere "strumentalizzato il disagio" e "scongiurare eventuali gesti emulativi". Nell'attentato di domenica scorsa nei pressi di Palazzo Chigi "non si possono ne' si debbono leggere i prodromi di focolai di piazza o di tensioni eversive", ha aggiunto Alfano, secondo il quale quello di Preiti e' stato un gesto isolato. L'uomo "non risulta coinvolto in contesti eversivi", "non ha precedenti penali" e "non e' segnalato nella banca dati delle forze di polizia".





Nessun commento: