Chi di voi non ha visto la Pazza Storia del Mondo di Mel Brooks?
Che bello essere Re!
Ripeteva così il nostro simpaticissimo regista-attore nei panni di Luigi XIV tra un palpeggiamento di tette e una simulazione di "pecora" ai danni (o a beneficio) di una graziosa dama di corte china a raccogliere dei fiori.
Che bello essere Re!
E anche essere amiche del Re è bello.
L'innocente fanciulla che gli concede le sue deliziose grazie ottiene la liberazione del povero padre rinchiuso nella Bastiglia destinato a una morte certa, fra stenti e luridume; no no! non a morire a forza di botte(*) come Stefano Cucchi, no, sicuramente no; a quei tempi ancora gli aguzzini e gli sbirri non erano arrivati a tanta raffinatezza.
Ora, sarebbe bastato che la sorella di Cucchi fosse stata anche una sola volta nelle regali Alcove di Arcore o del Pala-Grazioli che sarebbe sicuramente intervenuta una telefonata atta a salvarle il fratello.
Ma pazienza...
L'importante è poter sempre dire:
Che bello essere RE!!!
(da Repubblica.it)
L'INCHIESTA
Ruby, le feste e il Cavaliere
"La mia verità sulle notti ad Arcore"
La minorenne marocchina fu fermata per un furto, mentre era in Questura intervenne Palazzo Chigi: "Rilasciatela è la nipote di Mubarak". La ragazza racconta il rituale del "bunga bunga", esclude di aver fatto sesso con il premier. Indagati Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti
di PIERO COLAPRICO e GIUSEPPE D'AVANZO MILANO - Alla questura di Milano, nello stanzone del "Fotosegnalamento", c'è solo Ruby R., marocchina. Dire "solo" è un errore, perché Ruby è molto bella e non si può non guardarla. Se ne sta sulla soglia, accanto alla porta, e attende che i due agenti in camice bianco eseguano il loro lavoro, ma è come se occupasse l'intera stanza. E' il 27 maggio di quest'anno, è passata la mezzanotte e i poliziotti hanno già fatto una prova: la luce bianca, accecante, funziona alla perfezione. La procedura è rigorosa, nei casi in cui un minorenne straniero viene trovato senza documenti: finiti gli accertamenti sull'identità, se non ha una casa o una famiglia, sarà inviato, dopo aver informato la procura dei minori, in una comunità. È quel che gli agenti si preparano a fare, perché Ruby ha diciassette anni e sei mesi (è nata l'11 novembre del 1992) e all'indirizzo che ha dato, in via V., non ha risposto nessuno. Era anche prevedibile: ci abita un'amica che, dice Ruby, è una escort e se ne sta spesso in giro. All'improvviso, il silenzio dello stanzone si rompe. Una voce si alza nel corridoio. E, alquanto trafelata, appare una funzionaria. Chiudete tutto e mandatela via!, è il suo ordine categorico. Gli agenti sono stupiti. L'altra, la funzionaria, è costretta a ripetere: basta così, la lasciamo andare, fuori c'è chi l'aspetta!
Non è che le cose vanno sempre in questo modo, in una questura. La ragazza non ha i documenti. Per di più, il computer ha sputato la sua sentenza: l'anno prima Ruby si è allontanata - era il maggio del 2009 - da una casa famiglia a Messina, dove vivono i suoi. Anche il motivo per cui è finita in questura non è una bazzecola: è accusata di un furto che vale i due stipendi mensili dei poliziotti.
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continua su:
http://www.repubblica.it/politica/2010/10/28/news/davanzo_ruby-8503315/
(*) Citazione tratta dall'antologia di Spoon River di Fabrizio de André:
"Non mi uccise la morte ma due guardie bigotte, mi cercarono l'anima a forza di botte".
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