venerdì 29 ottobre 2010

Povero Giorgio Vecchiato, e povera Famiglia Cristiana, mo' so cazzi vostri!!!

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Noi non siamo mai stati teneri con la Chiesa, con Le Chiese in generale, ma solo sul piano filosofico-morale, storico e soprattutto razionale.

Mai ci sogneremmo di "inventarci" balle per denigrarne l'operato o la funzione sociale che comunque, nel bene e nel male, opera e per certi versi positivamente.
Certo noi auspicheremmo che nelle scuole (PUBBLICHE) si insegnasse RAZIOCINIO anziché Religione, o meglio Storia delle Religioni (Tutte le Religioni) insieme al Raziocinio.

Ma lasciamo stare le nostre questioni ideologico-filosofiche personali e guardiamo invece al nuovo "caso Boffo" che (scommettiamo?) già da domani i giornalini e i tromboni mediatici, comprese le tv, tutti i telegiornali sia più che meno striscianti, come vermi, opinionisti, pagati (ma quanto li paga? Li paga così tanto da far calpestare la loro dignità di uomini?) da sua maestà Silvio, scateneranno una bufera contro Giorgio Vecchiato, fino a domattina illustre sconosciuto, e che da domani in avanti assurgerà (potete scommetterci qualsiasi cifra) agli onori della gloria merdatica peggio ancora di Boffo e dello stesso Fini, o di chiunque altro si sia messo in passato di traverso a Sua Maestà Silvio I°.

I suoi schiavi sudditi domani scenderanno in guerra, per lui, in suo nome, portandosi seco come armi, secchiate, camionate, vagonate e interi treni di merda mediatica che scaricheranno sul povero Vecchiato, che ha avuto il solo difetto di dire quello che un'Italia intera (e un mondo intero) ormai pensa da anni, e che tutti, anche i suoi sostenitori sussurrano già da tempo sottovoce:
Silvio Berlusconi è malato: malato di NARCISISMO CRONICO e di mania di strapotere assolutistico.



(da LaStampa.it)

29/10/2010 (16:23) - FESTE AD ARCORE- BUFERA SUL PREMIER
Berlusconi, Famiglia Cristiana attacca
"E' malato e non ha più autocontrollo"
Il settimanale dei paolini:
«Incoraggiato da soldi e potere
ora nessuno parli di complotto»
ROMA
È «incredibile» che il premier Silvio Berlusconi «non disponga del necessario autocontrollo», secondo “Famiglia cristiana” che, in un editoriale sul proprio sito internet, evoca, rievocando l’ex moglie Veronica Lario, «uno stato di malattia, qualcosa di incontrollabile anche perchè consentito, anzi incoraggiato, dal potere e da enormi disponibilità di denaro».

Le rivelazioni del caso Ruby, scrive Giorgio Vecchiato sul settimanale dei paolini, creano un problema «politico», innanzitutto: «La credibilità, meglio ancora la dignità, dell`uomo che governa il Paese; i riflessi sulla vita nazionale e sui rapporti con l`estero; l`esempio che dall`alto viene trasmesso ai normali cittadini. I quali non si sognano né trasgressioni né festini, ma da oggi dovranno abituarsi alle variazioni pecorecce sul "bunga bunga"».

«L`altro problema, da valutare come se Berlusconi fosse un tizio qualunque, è la condizione che già la moglie, Veronica Lario, aveva pubblicamente segnalato», prosegue il settimanale dei paolini. «Uno stato di malattia, qualcosa di incontrollabile anche perchè consentito, anzi incoraggiato, dal potere e da enormi disponibilità di denaro».

«E` vero - scrive “Famiglia cristiana” - che in passato abbiamo avuto personaggi di primo piano che, oggi, non l`avrebbero passata liscia. Altri tempi, però. Altro comportamento di giornali e tv. Altre cautele. O forse allora si taceva o si sminuiva un po` per prudenza, un po` per tristezza e un po`, nessuno sghignazzi, per pietà».

Per “Famiglia cristiana” «non assistiamo soltanto a una tegola sulla testa del Berlusconi politico, primo ministro in carica e aspirante al Quirinale. Né stavolta si può parlare di complotto giudiziario, o tanto meno poliziesco. Semmai, fino a ieri, prevaleva la circospezione. Il fatto è che esistono testimonianze, alcune opinabili ma altre, ahimè, documentate, che creano un duplice ordine di problemi».

Il settimanale cattolico riferisce così delle «ondate di reazioni» alla vicenda della minorenne marocchina: «C`è chi, con linguaggio sprezzante, lo esorta a dimettersi. Chi già apertamente lo insulta nelle rubriche tv, con termini da trivio. Chi vede solo l`aspetto etico e chi tenta analisi politiche a freddo, interrogandosi sulle conseguenze. Chi tende a ingigantire e chi tenta di arginare: però nel secondo caso, vedi stampa di destra, con titoloni su tutta la prima pagina. Per una vicenda che si voleva sopire, strana tecnica. E siamo solo all`inizio. Come sa chi ha un minimo di esperienza sul gossip e le sue diramazioni - scrive “Famiglia cristiana” - aspettiamoci il peggio».

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