Anni '80, circolava questo tormentone nelle aziende americane e multinazionali, riferito al posto (e al livello) di responsabilità che si occupava all'interno dell'organizzazione (piramidale) dell'azienda ove si lavorava.
Sembrava un paradosso, ma fior di psicologi ci dimostrarono che era sostanzialmente vero e ce ne spiegarono le ragioni.
Il ragionamento e' semplice.
Posta una scala di livelli da 1 a 10 ci si chiedeva:
1) Immaginiamo che tu sei al livello 5 e che svolgi bene il tuo lavoro; quindi potresti svolgere altrettanto bene quello di livello 6?
Ebbene se permani nel livello 5 l'azienda ti sotto-utilizza in quanto potresti dare molto di più ovviamente e rendere, altrettanto ovviamente, molto di più.
2) Ma poniamo che tu venga promosso al successivo livello 6, a questo punto si ripone la stessa domanda di prima: potresti svolgere altrettanto bene il lavoro del livello 7?
Le risposte, ovviamente non sono così semplici, perché l'unico modo per appurarlo, (e vale anche per il caso precedente) è quello di effettuare una prova; bene, facciamola... portiamolo al livello 7.
3) Stesso discorso fino all'8° livello... e al nono?
Al nono succede il patatrac. La nostra "risorsa umana" crolla e implode su se stessa. Il gravame delle nuove responsabilità non è sopportato dalla sua "costituzione" psico-fisica e questi, che fino al livello precedente aveva dimostrato grandi qualità e fornito delle ottime prestazioni, in questo nuovo livello, cercherà di arrabbattarsi alla meno peggio, ma prima o poi i danni verranno allo scoperto e con grave nocumento per l'azienda più che per lo stesso funzionario.
Ma c'è un modo di sapere "a priori" quale è il nostro livello ottimale?
La risposta, laconicamente triste è NO!!!
Fu così che un "bravo" (si fa per dire) imprenditore di una azienda privata, fu promosso a governare un Paese e che improvvisamente si scoprì essere al posto sbagliato.
Nelle aziende però si ci mette pochissimo a rimuovere quel funzionario capitato nel posto sbagliato e non gli si consente di fare troppi danni.
Nel nostro caso, dopo quasi un ventennio, ancora ce lo teniamo fra le palle!!!
Noi, consiglieri d'amministrazione dell'azienda Italia (noi elettori) siamo decisamente degli imbecilli!!!
(da Apcom.net)
Vertice su rifiuti,Berlusconi rispolvera barzelletta bunga bunga
07:03 - POLITICA- 30 OTT 2010
Con protagonisti Bondi-Cicchitto
Napoli, 30 ott. (Apcom) - Oltre tre ore di riunione in Prefettura, problemi di difficile soluzione e fino a un certo punto della sera opinioni diverse tra Silvio Berlusconi e Guido Bertolaso su cosa inserire nel documento che, ieri, ha sancito l'accordo tra il governo e i sindaci del comune del vesuviano. Ma a stemperare il clima ci ha pensato in più di un'occasione il Cavaliere. Come hanno riferito alcuni degli amministratori locali presenti, Berlusconi avrebbe ripetutamente 'giocato' sulla passione per il gentil sesso. E, immancabile, non avrebbe risparmiato neanche un richiamo all'ormai celebre barzelletta del 'bunga bunga', agli onori della cronaca per le note vicende degli ultimi giorni. La versione che vede (loro malgrado) Sandro Bondi e Fabrizio Cicchitto sfortunati protagonisti del rito del bunga bunga sarebbe stata quella prescelta dal presidente del Consiglio, anche se la storiella è anche nota nella versione che racconta le disavventure di due ministri del governo Prodi. Da parte dei presenti, riferiscono, convinte e copiose risate.
2 commenti:
In pratica sarebbe bravissimo a fare lo spazzino.
Facciamoglielo fare e assumiamolo come "scopastrade".
Io credo invece che sarebbe un bravo comico, come le racconta lui le barzellette nessuno.
Giacomo
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