domenica 31 ottobre 2010

Non è vero che il paese è alla paralisi.

Un alto coro di ululati s'è sollevato non appena la Marcegaglia ha timidamente enunciato la sua impressione (che poi è l'impressione di una intera nazione) ovvero che il Paese e l'esecutivo sono alla paralisi.

Non è vero urlano.
Non è vero ululano.

(Del resto son pagati per questo).

Bravi bravissimi.

E poi, diciamocelo con franchezza, per certi versi hanno ragione loro.

L'esecutivo non è alla paralisi, anzi!!!
Il regale augello di sua Maestà Silvio è SEMPRE ben attivo,
IPER-ATTIVO, SEMPRE!
Altro che paralisi.




(da Quotidiano.net)

E Sacconi sbotta: «L’esecutivo non è alla paralisi»

— ROMA —
DA PALAZZO CHIGI nemmeno una parola. Ma a commentare le parole del presidente di Confindustria sono uno stuolo di ministri del governo Berlusconi, i capigruppo Pdl di Camera e Senato, i portavoce del partito. Nessuno accetta l’idea che il Paese sia stato abbandonato a se stesso. Immediata la ...— ROMA —


DA PALAZZO CHIGI nemmeno una parola. Ma a commentare le parole del presidente di Confindustria sono uno stuolo di ministri del governo Berlusconi, i capigruppo Pdl di Camera e Senato, i portavoce del partito. Nessuno accetta l’idea che il Paese sia stato abbandonato a se stesso. Immediata la replica del titolare del Lavoro Maurizio Sacconi: «Tutto si può dire, tranne che il governo sia paralizzato. Le borghesie furbette non si illudano. La parola torna sempre al popolo che sa riconoscere le élite egoiste in ricorrente combutta con i conservatori ideologgizzati».

ALTERO MATTEOLI si dice «sorpreso» per le «inspiegabili critiche della Marcegaglia giunte dopo le ripetute lodi al governo. D’altronde per due anni e mezzo l’esecutivo ha difeso aziende e lavoratori dalla crisi mondiale». Con il ministro delle Infrastrutture concorda Fabrizio Cicchitto: «Al netto delle polemiche passate, alcune della quali francamente sopra le righe — dice il presidente dei deputati — non possiamo fare a meno di ricordare che il governo è intervenuto più volte a favore delle imprese». «La Marcegaglia è ingenerosa e smemorata», sottolinea la portavoce vicaria del Pdl, Anna Maria Bernini. «Ha fatto un discorso ambiguo», puntualiza Daniele Capezzone. Peggio, sostiene il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, «quello che ha detto non corrisponde a verità: Berlusconi si è presentato in Parlamento con un’agenda di riforme e stiamo lavorando a tappe forzate». Decisamente più concilianti il titolare degli affari regionali Raffaele Fitto, convinto che «l’attacco della Marcegaglia non è al governo, ma al sistema che si occupa del gossip», e il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri: «Ha fatto un appello anti ribaltoni». Il finiano Italo Bocchino si dice invece «d’accordo con l’allarme lanciato dal presidente di Confindustria: il nostro movimento politico è pronto a collaborare con tutte le forze sane per favorire il cambiamento di passo auspicato dalla Marcegaglia». E lo stesso viceministro allo Sviluppo, Adolfo Urso, anche lui finiano, segue il ragionamento della leader di viale dell’Astronomia: «Marcegaglia ha pienamente ragione, così non si può andare avanti».

IRONICO il commento di Filippo Penati, capo della segreteria politica del Pd: «A quanti hanno il coraggio di rivendicare i fatti del governo Berlusconi, vorrei far presente che il Paese risulta a tutti immobile, Confindustria compresa». La Marcegaglia viene invece rimbrottata dal dipietrista Maurizio Zipponi: «Viaggia a corrente alternata. Un giorno dice che il governo deve continuare, il giorno dopo che non fa nulla». Marcegaglia, sottolinea invece il centrista Gianluca Galletti, «ha ragione a lamentarsi dell’incapacità del governo di affrontare la crisi economica. Condividiamo anche le preoccupazioni per le ipotesi di elezioni anticipate».
Olivia Posani

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