giovedì 7 gennaio 2010

Il partito dell'amore e le campagne d'odio.

E' giusto!
Per propagandare l'amore cosa c'è di meglio se non sbarazzarsi dell'odio che pulsa nelle proprie vene?
Sbarazzarsi della bile che vi circola pericolosamente, insieme al rancore e a quel pus che anziché riversarsi all'esterno viene sversato all'interno, e rientrando pericolosamente in circolo ne manifesta la sua presenza facendo persino cambiare colore alle carni e alla pelle?
Per non parlare poi dell'aspetto "truce" che fa assumere ai volti di chi ne viene colpito.

Feltri è fra questi, in apparenza immotivatamente, insieme a Berlusconi che ovviamente ne ha ben d'onde e come motivazioni ne ha da vendere.

Cosa c'è di meglio dunque se per "purificarsi" e poter amare tutti Urbi et Orbi si sversa verso l'esterno tutta questa bile accumulata negli anni?

Abbiamo detto che riteniamo Feltri un semplice esecutore di ordini emanati dal suo Padrone Unico; un perfetto servizionista al servizio dei servizi di casa entrato dalla porta di servizio e che dalla stessa porta fa uscire fuori tutto l'odio e la bile accumulata in questi ultimi anni nella Casa in cui egli lavora a servizio.

E dove scaricare tutto l'odio e la bile accumulata se non su colui che per un verso o per l'altro ha cercato di ostacolare la fluida e lenta evacuazione della bile e dell'odio accumulati?
Non capisce egli, Fini, che con tutti i freni, i paletti e i filtri Istituzionali che ha posto finora non ha consentito una rapida pulizia a fondo della Casa delle Libertà del Capo?

Fini ha commesso un UNICO ERRORE GRAVE, quello di essere entrato in quella Casa putrida senza portarsi dietro almeno un autorespiratore e oggi rischia di morirne soffocato dai miasni.

Casini, rifiutandosi a suo tempo di accettare l'accogliente invito ad entrarvi si è rivelato molto più furbo di lui.

Ora è troppo tardi per uscirne indenni.

La linea imposta da Berlusconi vince su tutti i fronti:

O con me o contro di me.

E TU, FINI, SEI CONTRO DI ME!!!


Oggi che non vali più nulla posso permettermi il lusso di "scaricarti" insieme all'odio e alla bile che hai fatto accumulare nella mia splendida Casa delle (mie) Libertà.

Fuori dalla Casa tutto l'odio, tutta la bile e tutti coloro che ne frenano l'evacuazione.

Affinché resti una Casa (ri)Pulita fatta solo d'Amore e d'Obbedienza Assoluti.


VIVA LA NUOVA CASA DELL'AMORE.

VIVA IL PARTITO DELL'AMORE!!!

FUORI TUTTI COLORO CHE NON (mi) AMANO!!!


VIVA LA CASA DEL PADRONE!


(da Repubblica.it)


Il direttore del Giornale si scaglia ancora contro il presidente della Camera
"Ha poche idee e confuse. E le prende a prestito dalla sinistra''

Feltri, contro Fini attacco senza freni
"Poveraccio, non sa quello che fa"

L'ira dei finiani: "Adesso basta, intervenga Berlusconi"
Nel mirino anche Renata Polverini: "Non mi ero accorto fosse una donna.."




ROMA - Lo scontro non accenna a placarsi. Nonostante gli inviti ad abbassare i toni che arrivano dall'interno del Pdl, Vittorio Feltri continua la sua campagna personale contro il presidente della Camera Gianfranco Fini. Prima con l'ennesimo titolo ad effetto sul giornale che dirige: "Perchè Fini resta nel centrodestra?". Poi, nel pomeriggio, ospite di Cortinaincontra, rincara la dose: "Non so quello che succederà tra Fini e Berlusconi nel corso di quest'anno, poichè nessuno sa cos'abbia in testa Fini e, forse, nemmeno lui". E così, anche oggi, la polemica è servita. Condita da toni duri che non sono una novità: "Fini? Poveraccio capisco che lui si trovi in difficoltà, dato che probabilmente ha poche idee e confuse. E le prende a prestito dalla sinistra'' dice il giornalista. Un'uscita che provoca l'ira dei finiani che chiedono a gran voce l'intervento di Berlusconi.

Non usa metafore il direttore del quotidiano berlusconiano. E ripercorre, a suo modo, l'iter politico di Fini: "Aderì al Pdl perchè aveva paura di contarsi, chiese un ruolo istituzionale e lo ottenne divenendo presidente della Camera con una bella poltrona, un grande appartamento, camerieri, servitori: capite, per uno che non ha mai lavorato avere tutto quel po' po' di roba. Poi, una volta abituato agli agi si è accorto di non avere più un partito in cui comandare, perchè in quello nel quale era confluito uno che comandava c'era e c'è già: Silvio Berlusconi".

E' un fiume in piena Feltri. E a Fabrizio Cicchitto che gli ricorda come i suoi attacchi a Fini siano dannosi per il Pdl, ribatte così: "Il mio pensiero non è il pensiero del PdL: io non faccio politica, la faccia piuttosto Cicchitto che mi sembra pure abbia la faccia giusta per farla.' Poi la fosca previsione: "Alle prossime elezioni regionali ci sara' un travaso di voti dal Pdl alla Lega, questo avverra' perche' quelli che Fini al Nord ha deluso, voteranno per la Lega''.

Le parole di Feltri sono benzina sul fuoco. E la reazione dei fedelissimi di Fini si fa sentire. C'è chi, come il senatore Andrea Augello, dalle pagine del 'Secolo' chiede un documento del direttivo del Pdl contro Vittorio Feltri. Chi, come Flavia Perina, spiega che "le vacanze sono finite ed è ora che si pronunci chiaramente Silvio Berlusconi". Chi, come Marcello De Angelis, parla di "vera e propria campagna d'odio al cospetto della quale l'aggressione della stampa ai danni di Berlusconi è una cosetta da bambini...".


Contro Fini a testa bassa, dunque. E contro tutti coloro che il direttore del Giornale individua come vicini al presidente della Camera. "Adesso hanno candidato una amica di Fini, Renata Polverini. Tutti i giornali di sinistra la appoggiano, ha un tale di nome Claudio Velardi, amico di D'Alema che gli fa la campagna elettorale, non si capisce più niente. Praticamente, in questo modo se prima nel Pdl c'era un'ala destra, ora c'è un'ala sinistra . Su di lei ho avuto anche una polemica con Daniela Santanchè: lei dice che è una donna e va incoraggiata. Io non mi ero accorto che fosse una donna, per questo non sono stato Cavaliere".

Nessun commento: