martedì 19 gennaio 2010

La giustizia? Una PROSTITUTA ceduta al miglior offerente.

E chi e' il miglior offerente se non LUI?

Colui che puo' pagarla di più?

Colui che puo' comprarsi tutto e tutti?

Colui che ha già arraffato metà dell'Italia?

Colui che presto avocherà a se il Mero e Misto Imperio?

Cos'è il mero e Misto Imperio?

IL POTERE DI VITA O DI MORTE SU TUTTI NOI!!!


CHE CAZZO GLI MANCA ORMAI???


COL POTERE GIUDIZIARIO ORMAI TOTALMENTE IN MANO SUA persino Caligola lo invidierebbe se ritornasse in vita.

Lo invidierebbe perché nemmeno lui ha avuto così tanto potere in mano.

VERGOGNATI ITALIAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


(da Repubblica.it)

I senatori democratici leggono una dichiarazione comune: "Cinico progetto di disarticolazione della giustizia"
Schifani li riprende. Finocchiaro: "Centinaia di migliaia di processi andranno al macero"

Processo breve, battaglia al Senato
Il mantra del Pd: "E' uno scempio"


Processo breve, battaglia al Senato Il mantra del Pd: "E' uno scempio"
ROMA - Come previsto continua la battaglia sul processo breve. L'aula di palazzo Madama ha iniziato il rush finale che terminerà domani con il voto in diretta tv. Poi il testo passera' alla Camera. Tra maggioranza e opposizione è muro contro muro. Oggi, in aula, tutti i parlamentari democratici hanno letto una dichiarazione fotocopia dove si fa riferimento alla decisione presa dalla Corte Europea su Cesare Previti e si attacca il provvediemento del governo. "Sarà come un mantra contro questo provvedimento", spiega un senatore democratico. Una mossa che provoca l'irritazione del presidente del Senato, Renato Schifani. Che richiama i senatori dell'opposizione: "Basta con interventi da semi-ostruzionismo. D'ora in poi prendete la parola per parlare del merito". Parole che non piacciono all'opposizione. "Il Pd sta mettendo in atto in aula una singolare forma di protesta perché nel pochissimo tempo che ci è rimasto, vogliamo portare a conoscenza degli italiani e delle italiane lo scempio che questo provvedimento sul processo breve recherà alla giustizia. Centinaia di migliaia di processi andranno al macero, centinaia di migliaia di persone vedranno negarsi la giustizia" dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo dei democratici.

Ed eccolo il testo dell'intervento comune dei senatori democratici. Che parte dalla decisione della Corte Europea dei diritti dell'uomo che ha dichiara inammissibile il ricorso di Cesare Previti: "La maggioranza - si legge - si accinge ad un ulteriore, devastante passaggio del suo cinico progetto di disarticolazione della giustizia italiana".

"Al dispiegarsi di questo cinico progetto - prosegue la dichiarazione-fotocopia - assiste un pubblico esterrefatto e sgomento di avvocati, di personale giudiziario, di magistrati, di professionisti della sicurezza e, soprattutto, di cittadini. Mentre questa maggioranza - tristemente ridotta al rango di mera esecutrice di ordini - parla di dialogo, rifiuta con cocciuta e inquietante determinazione ogni ipotesi di miglioramento del testo in discussione, rendendo drammaticamente trasparenti le vere ragioni del suo procedere. Vi è uno scenario che si intravede, alla fine di questo percorso. Questo scenario è, nè più nè meno, che lo scempio della giustizia italiana. Lasciatemelo ripetere: lo scempio della giustizia italiana. Di questo scempio vi assumete davanti al Paese tutta la responsabilità, politica e morale".

Critica anche la posizione dell'Idv che, per bocca di Antonio Di Pietro, assicura che sul processo breve ''non ci saranno sconti" e invita i cittadini "alla ribellione".

Chiuse le votazioni. Nei giudizi davanti alla Corte dei Conti il processo si estingue se, dall'atto di citazione, sono trascorsi più di 3 anni senza che sia stato emesso il provvedimento che definisce il giudizio di primo grado. Un termine che scende a 2 anni in caso di appello. E' quanto prevede un emendamento al ddl sul processo breve approvato dall'aula del Senato. La norma è stata contestata dall'opposizione, convinta che a beneficiarne saranno rappresentanti del governo e della maggioranza. "Varrà soltanto per i processi futuri" replica il relatore Giuseppe Valentino. E al termine, esaurito il voto degli emendamenti, l'Idv ha deciso di non lasciare l'aula, occupando gli scranni della presidenza in segno di protesta contro il provvedimento.

3 commenti:

Naina Noori ha detto...

Eeeeh ma adesso ci sono i Buoni Vacanza, generosamente offerti dal Governo ai meno abbienti... il sito è talmente visitato che non vi si può accedere... cosa volere di più? I voti sono bell'e assicurati.
Queste sì che sono riforme!!!

Naina Noori ha detto...

http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE60L0UT20100122

Mediatrade: premier e Pier Silvio Berlusconi fra indagati

MILANO (Reuters) - La procura di Milano ha depositato oggi l'atto di chiusura indagini del procedimento Mediatrade, l'ultimo "stralcio" nato dal filone principale sulla compravendita dei diritti tv Mediaset, che vede fra gli indagati il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il figlio Pier Silvio, vicepresidente Mediaset, il presidente della società Fedele Confalonieri e l'uomo d'affari Frank Agrama.

Lo si evince dall'atto, in cui le ipotesi di reato - a vario titolo e per i diversi indagati - vanno dalla frode fiscale all'appropriazione indebita al riciclaggio, mentre gli episodi contestati arrivano sino a una ipotesi di frode fiscale del settembre 2009.

L'avvocato Niccolò Ghedini, legale del premier e parlamentare del Pdl, ha accusato la procura milanese di "pervicace volontà di sottoporre a processo Silvio Berlusconi", definendo il coinvolgimento del figlio Pier Silvio "del tutto sconnesso da qualsiasi logica" e concludendo che "l'ennesimo" procedimento...alla vigilia di una delicata competizione elettorale e proprio quando si stanno discutendo le riforme della giustizia, non può non destare una straordinaria indignazione".

Mediaset ha definito "assurde" le contestazioni dei pm. "In relazione alle indagini Mediatrade-Rti, Mediaset ribadisce che i diritti cinematografici oggetto dell'inchiesta sono stati acquistati a prezzi di mercato e che tutti i bilanci e le dichiarazioni fiscali della società sono stati redatti nella più rigorosa osservanza dei criteri di trasparenza e delle norme di legge", si legge in un comunicato Mediaset.

Gli indagati inseriti nell'atto sono in tutto 12, fra i quali manager ed ex manager del Biscione come Roberto Pace, Gabriella Ballabio, Daniele Lorenzano, Giorgio Del Negro, Paolo Del Bue e Giovanni Stabilini, e due cittadini cinesi, intermediari dell'imprenditore egiziano-statunitense Agrama.

Le ipotesi di reato nei confronti del premier sono frode fiscale e concorso in appropriazione indebita, mentre quella nei riguardi di Pier Silvio Berlusconi e Confalonieri è frode fiscale.

La chiusura indagini -- il cosiddetto 415 bis -- è l'atto prodromico in vista della eventuale presentazione delle richieste di rinvio a giudizio da parte della procura.

Qualora venisse approvata nella attuale formulazione anche alla Camera la nuova legge sul processo breve, il conto alla rovescia dei tre anni per una sentenza di primo grado partirebbe per i processi dal momento della presentazione della richiesta di rinvio a giudizio.

Anonimo ha detto...

Lui tra prostitute e puttanieri ci sguazza.... Non riesce a concepire NULLA e NESSUNO che non sia mercificabile e "prezzato" e quindi, con tutto il denaro che possiede, alla sua portata, o meglio, alla portata del suo portafoglio; così come le veline, le escort, i mentecatti che grazie a lui e alla sua sete di potere assoluto, vivono il loro grande momento, la loro gloriosa stagione; tale la giustizia e lo stato o la morale: tutto ingollato dalla sua fame abnorme di potere e delirio di onnipotenza, di ingordigia, di sesso porco, da vecchio libidinoso che si sente invecchiare, in un'orgia di consumo e abietta, assoluta, incommensurabile cattiveria.
Ecco, se credessi al diavolo, di certo lo vedrei incarnato in lui... roba che se me lo avessero mai detto - che finivamo così-, non ci avrei creduto...

pasionaria
(ciao Vito!)