lunedì 18 gennaio 2010

Ne eravamo certi: Berlusconi non si presenterà in alcun processo!

A meno che non lo si vada a prendere, come si fa di consueto per le persone normali, verso le 4 del mattino direttamente in mutande in una delle sue residenze di lusso, senza nemmeno bussare, buttando giù la porta e ammanettandolo prima ancora che riesca ad aprire gli occhi.

Fantascienza ovviamente.

Finché lui avrà saldamente il potere in mano e finché chi lo avrà sarà un suo "devoto servitore" (il riferimento a un D'Alema è puramente casuale e lo state pensando voi, non io) sarà praticamente impossibile vederlo in una aula di tribunale, nemmeno a comparirvi come testimone, lodo o non lodo, perché LA SUA IMPUNITA' E' REALE (e totale) anche se non ancora formalizzata da una legge specifica.

Questione di tempo... e avrà anche quella.

(Da LaStampa.it)

Il Cavaliere avrebbe voluto essere in aula per rendere delle dichiarazioni

Processo Mediaset, Berlusconi
sta valutando il rito abbreviato

Lettera del presidente del Consiglio alla corte: nuovi impegni, non posso essere presente al processo

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi (Ansa)
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi (Ansa)
MILANO - In una lettera inviata ai giudici del Tribunale di Milano che si occupano del processo sui diritti tv di Mediaset, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, spiega di non poter essere presente in aula «a causa di impegni sopravvenuti», nonostante in precedenza avesse assicurato la sua partecipazione. Berlusconi in poche righe spiega anche che era sua intenzione di rendere dichiarazioni.

«PROCEDETE COMUNQUE» - Il presidente del Consiglio, comunque, dice di consentire che si proceda in sua assenza dal momento che i difensori gli hanno detto che l’udienza riguarda solo questioni procedurali. Il Cavaliere fa riferimento nella lettera anche al fatto che i giudici hanno deciso di procedere con l’esame degli imputati nonostante non sia ancora esaurita la fase testimoniale. In effetti ci sono ancora dei testimoni da sentire con una rogatoria a Montecarlo che però era finita per un errore al giudice sbagliato. E proprio questa mattina il presidente del collegio ha annunciato che la rogatoria è stata riavviata e che testimoni potrebbero essere sentiti il 22 marzo. Le autorità di Montecarlo stanno verificando se le persone da sentire si trovino ancora sul territorio monegasco.

IL RITO ABBREVIATO - Uno dei difensori di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, ha nel frattempo chiesto il termine per valutare l'eventualità di ricorso al rito abbreviato nel processo per i diritti televisivi di Mediaset. La richiesta è fatta sulla scorta della ormai nota sentenza della Corte Costituzionale che aveva giudicato parzialmente illegittimi gli articoli 517 e 516 del codice di procedura penale nella parte in cui non è consentito il rito abbreviato in presenza di contestazioni suppletive in dibattimento. Il pm Fabio De Pasquale, dopo la richiesta dei legali di Berlusconi, ha spiegato in aula che la contestazione suppletiva formulata in dibattimento «non è tardiva». E non lo sarebbe in quanto «è basata su fatti nuovi, che emersero da una consulenza di Kpmg del 18 luglio del 2006». I giudici si sono poi riuniti in camera di consiglio per decidere sulla richiesta.

Redazione Online

1 commento:

Naina Noori ha detto...

...intanto la Procura comincia a muoversi!!

http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2421687&yy=2010&mm=01&dd=19&title=ma_quanti_sono_i_giorni_di_pro

Ma io mi domando, sarò ingenua: come può un medico uscirsene impunemente con delle boutade del genere? Testuale: "L’intervento è durato oltre tre ore. La botta è stata devastante e il paziente ha qualche difficoltà a parlare"...
E poi, 3 mesi di prognosi??? Come ai grandi ustionati??
I 90 giorni ben vengano però, poiché han dato l'appiglio ai procuratori milanesi per mandargli la visita legale.
Il Silvio come noi comuni mortali, se la mutua non lo trova in casa, che succede?? Ahahah!