venerdì 15 gennaio 2010

La Legge è uguale per (quasi) tutti.

Non solo.
Ma poi ci sono di quelli che sono persino più uguali degli altri.

Insomma vuoi mettere?

Vorresti forse tu oscuro barista di Sampierdarena pretendere di essere uguale a uno stalliere?

Oppure tu oscuro nullafacente e nullatenente di Reggio, pretenderesti forse di essere uguale a un Ministro della Repubblica, ma che dico? Uguale a un Premier che si è fatto tutto da solo mentre tu non riesci a farti nemmeno con 20 grammi di hashish?

Che se poi ti pescano con 20 grammi di quella roba, sono cazzi tuoi.

A essere proprio fortunato te ne esci dopo una settimana coi piedi in avanti e la testa dietro, dentro una bella cassa di pino, che l'amministrazione carceraria avrà avuto (amorevolmente) cura di procurarti, salvo a richiederne alla tua famiglia il rimborso spese che sarà ben contenta di poterti celebrare un funerale con tanto di fiori e tanto di prete e predica funebre.

Certo in compenso a te avranno fatto un favore a trasportarti in un luogo migliore di questo che risaputamente trattasi di una valle di lacrime.

Vuoi mettere?
Avere il paradiso assicurato?

Loro no!

Per gli altri, per quelli più uguali, bisognerà attendere che finiscano il ciclo delle loro sofferenze in questa terrena valle di lacrime prima di trasportarli (anch'essi) in paradiso.

E intanto dovranno soffrire qui e avere a che fare con legali, procuratori, avvocati, ministri. sottosegretari, escort, veline, mogli incazzate, giornalisti cattivi, programmi televisivi che non lo lasciano un solo minuto in pace.

Te lo Immagini? Avere a che fare con avvocati e con gente come Ghedini, La Russa, Gasparri, Bondi... e poi doversi difendere dagli attacchi quotidiani di giudici feroci come tanti cerberi che lo addentano ai polpacci?

E poi?
Gente che gli lancia addosso sputi e impropéri che fanno sicuramente più male di una statuetta che riproduce il Duomo della SUA Milano?
Certo che poi poverino deve cercare di difendersi da tutte queste aggressioni fisiche e verbali; come?

Ma è semplice diamine!!!

Chiedendo un rinvio sine die di certi attacchi, almeno finché anche per lui si schiuderanno le porte del Paradiso e potrà anche lui godere della sua meritata Pace Eterna... ma in un cielo superiore eh... non pretenderete mica che Lui possa stare vicino a gente come Stefano Cucchi?

E' vero che anche la Legge Divina è uguale per tutti, ma lassù, come quaggiù:

LUI E' PIU' UGUALE DI CHIUNQUE ALTRO!!!

(da Reuters.it)

Mills, difesa Berlusconi chiede inutilizzabilità atti processo


venerdì 15 gennaio 2010 10:32

MILANO (Reuters) - La difesa del premier Silvio Berlusconi ha chiesto oggi ai giudici della decima sezione penale del Tribunale di Milano, davanti ai quali si svolge una udienza "procedurale" del processo Mills, che venga dichiarata la inutilizzabilità di tutti gli atti svolti nel precedente procedimento, e che quindi si riparta da zero.

Se venisse accolta la richiesta -- contrariamente a quanto stabilito dal provvedimento del presidente del Tribunale Livia Pomodoro che aveva dichiarato efficaci nei confronti dell'imputato Berlusconi tutti gli atti svolti fino alla sospensione per il Lodo Alfano -- il processo dovrebbe ripartire dal decreto che dispone il giudizio firmato dal gup Fabio Paparella.

La procura dovrebbe dunque ripresentare anche la contestazione suppletiva che aveva fatto passare la data delle consumazione del reato dal 1998 al 2000, cioè dalla data della disposizione di pagamento dei 600.000 dollari all'avvocato britannico a quella del ritiro della somma da parte dello stesso. Circostanza cruciale per la prescrizione.

Secondo la procura di Milano il premier avrebbe "comprato" il silenzio del legale David Mills per le sue testimonianze reticenti nei processi sulle tangenti Gdf e All Iberian. L'accusa è stata respinta dal premier e da Mills, che è stato condannato in appello a quattro anni e sei mesi di reclusione e che ha fatto ricorso in Cassazione.

La contestazione suppletiva della procura è stata al centro dell'attenzione dei media in questi giorni, perché la difesa del premier potrebbe ricorrere alla sentenza delle Corte Costituzionale che dichiara parzialmente illegittimo un articolo del codice di procedura penale (il 517) nella parte in cui non prevede la facoltà dell'imputato di richiedere al giudice del dibattimento il giudizio abbreviato di fronte a una nuova contestazione sui un fatto che risultava agli atti dell'indagine al momento della richiesta di rinvio a giudizio.

L'eventuale possibilità per la difesa di valutare se ricorrere al giudizio abbreviato, potrebbe prevedere la concessione di una sospensione del processo.



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