martedì 12 gennaio 2010

Facebook, una prigione a vita. Zuckerberg come Berlusconi: il successo gli dà alla testa.


Torniamo ancora a parlare di facebook e di uno strano parallelismo fra il suo fondatore Zuckerberg e un personaggio nostrano, a noi ben conosciuto: Berlusconi.

E' stata soprattutto una frase del primo che mi ha fatto pensare a frasi simili pronunciate dal nostro e che sono anzi diventate la colonna portante dell'intera sua filosofia:

Sono riuscito ad ottenere un certo successo? Bene! Sono un Dio e come tale sono io a dettare le nuove regole alla società.

Solo un mentecatto può fare infatti certe affermazioni basandosi solo su un campione (nemmeno tanto rappresentativo(1)) di altrettanti mentecatti che hanno rinunciato alla loro dignità e alla loro privacy, generalizzandolo all'intero contesto della società umana.

Erano mesi che andavo persino maturando un concetto tutto mio personale, soprattutto nel vedere certi dati esplosivi di accesso a Internet degli ultimi tempi, ma che erano indirizzati prevalentemente al solo utilizzo di facebook.

Ed allora ecco un altro flash, che mi e' sorto spontaneo:

Facebook per molti versi assomiglia a un programma televisivo tipo Grande Fratello dove basta un nonnulla per far raggiungere un successo planetario a dei mentecatti che di QUEL TIPO DI SUCCESSO sono alla ricerca.

Facebook per la stragrande maggioranza di loro equivale a una opportunità, esattamente uguale se non addirittura più vasta, di quella offerta dalla televisione per ottenere un facile successo a buon mercato basato sul NULLA ASSOLUTO, perché l'unica cosa che contraddistingue questi "ricercatori di successo" è proprio quella di appartenere alla categoria delle ASSOLUTE NULLITA'.

E' questa massa di acefali ameboidi (ex ameboidi teledipendenti) che si e' riversata in massa in Internet e nella fattispecie su facebook a far dire al suo fondatore frasi assurde, come quelle pronunciate dal Nostro Eroe Miglior Premier:

IL POPOLO MI HA SCELTO E IL POPOLO E' SOVRANO!!!

IL POPOLO DI FACEBOOK NON VUOLE LA PRIVACY... ANZI!!!

Ma esattamente come il nostro Premier anche lui dimentica che questo POPOLO a cui fa riferimento è una minoranza e dimentica persino che ancora oggi SI OSTINA a non consentire la CANCELLAZIONE degli utenti perché gli fa comodo da un punto di vista numerico potersi vantare di avere 350 milioni di iscritti, quando fra questi c'è molta gente (come il sottoscritto) che ne farebbe volentieri a meno e persino gente deceduta nel frattempo e che magari non vi accede da anni.

E senza contare le milioni e milioni di persone che si rivolgono a degli specialisti per riuscire se non proprio ad uscirne, almeno ad "eliminare" tutti i dati inseriti precedentemente "per leggerezza" e che si ritrovano impossibilitati a farlo, perché facebook

E' UNA PRIGIONE A VITA

dalla quale, una volta entrati

NON SI PUO' PIU' USCIRE!!!!

NEMMENO DOPO MORTI!!!


E questo,

SOLO UN MENTECATTO può definirlo SUCCESSO!!!


(da punto-informatico.it)

Zuckerberg: ma chi la vuole la privacy?

Il CEO di Facebook ne è convinto: la condivisione totale sta prendendo piede. E se potesse ridisegnerebbe il suo social network completamente senza veli

Roma - La crescita esponenziale del fenomeno Facebook negli ultimi due anni ha fatto sì che il social network nato nel campus di Harvard nel 2004 abbia attirato a sé più di 350 milioni di utenti che di privacy non vorrebbero proprio saperne. A dirlo è Mark Zuckerber, CEO e fondatore del social network, che proprio il mese scorso ha subito un drastico cambiamento delle regole riguardanti la privacy.

......


(Nota(1)): Anche ammesso che alcuni milioni di utenti di facebook non vorrebbero la privacy, Zuckerberg dimentica che NON SONO CERTO LA MAGGIORANZA, ma semmai restano sempre una sparuta MINORANZA DI MENTECATTI!!!
In ogni caso in contrapposizione alla loro libertà di mettere in mostra anche i peli del loro culo, noi vogliamo avere la libertà di non mostrare nemmeno il nostro volto.

8 commenti:

Pax ha detto...

Come cancellarsi da facebook

http://www.facebook.com/help/contact.php?show_form=delete_account

Spero che possa essere utile...

Giordano Bruno ha detto...

Ti ringrazio per la segnalazione.
Sembra, e sottolineo sembra, che funzioni.
Prima di andare nell'indirizzo da te segnalato ho girato in lungo e in largo nelle varie opzioni utente e non ho trovato nulla che parli di come eliminare il proprio account. All'indirizzo da te suggerito mi e' stata richiesta di nuovo la password e dopo i soliti codici di controllo alla fine mi e' apparsa una schermata con una avvertenza che riporto integralmente:
=================
Cancellazione permanete dell'account
Il tuo account è stato disattivato sul sito e verrà eliminato in modo definitivo tra 14 giorni.
Se accedi entro i prossimi 14 giorni, questo verrà riattivato e avrai l'opportunità di annullare la tua richiesta.
----- OK
=================

Bene aspetteremo fino a fine gennaio, oggi 13, provero' ad accedervi dopo il 30.

Vedremo cosa succederà.

P.S.: successivamente vi diro' il nome da me usato.
Ovviamente seguirò la cosa anche dal punto di vista di un "amico", ovvero uno di quelli che mi avevano nella lista dei loro amici.

Pax ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Pax ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Pax ha detto...

Io ho usato Facebook per 2 mesi prima di esserne completamente annoiato, la mia soglia di noia e' abbastanza bassa, e quando ho voluto cancellarmi mi sono trovato davanti al problema che Facebook non mi consentiva di farlo.

Mi sono fatto forza e ho scoperto che VOLUTAMENTE Facebook non rivelava l'esistenza di questa pagina nelle sue FAQ adducendo la spiegazione che, visto che ci va tempo a trovare gli amici e a stare dietro a tutte le applicazioni e le personalizzazioni, Facebook ti fa solo disabilitare il tuo utente cosicche', se ci ripensi, tutto viene ripristinato come prima. Ridicolo.

Io voglio cancellarmi, non voglio disabilitarmi e mi pare chiara l'intenzione di non voler piu' tornare ma in questo modo loro avevano la scusa per tenere tutti i miei dati sottomano. Visto che secondo le leggi vigenti si DEVE dare la possibilita' di cancellarsi da un network o simili, Facebook ha astutamente dato la possibilita' ma nascosto l'opzione. Se sei abbastanza bravo la trovi da te altrimenti pace.

Mi sono cancellato l'anno scorso verso agosto, se ben ricordo, e al tempo ha funzionato.

Pax ha detto...

piccolo update...

Adesso la pagina e' anche accessibile dalle FAQ di facebook. L'anno scorso non lo era, non era disponibile.

Giordano Bruno ha detto...

Probabilmente sono state le lamentele e le minacce degli utenti che li hanno costretti a correggere il tiro.
Così come inizialmente non era nemmeno possibile modificare i propri dati anagrafici e solo successivamente invece lo hanno consentito.
Tanto è vero che io avevo persino cambiato nome e cognome e poi piano piano praticamente tutto fino a eliminare qualsiasi riferimento alla mia vera identità.
Ma il problema comunque rimaneva sempre visto che era sempre possibile fare un percorso a ritroso e risalire alla mia vera identità.

La mia è una questione di principio, anche perché so benissimo che ove si commettesse un reato la magistratura può sempre risalire a noi a partire dal nostro IP.
Ma mi sta bene che lo faccia la magistratura e se vi intravvede dei reati, non degli stronzi qualsiasi.

Biagio Catalano ha detto...

Mi ero iscritto a FB, comunque riluttante, sulla scia dell'ondata di successo (quindi per curiosità, più che altro); ne sono uscito schifato dopo nemmeno una settimana, ponendomi serie domande sullo stato della gente che sta lì dentro.
A dicembre sono stato "costretto" ad iscrivermi nuovamente, perchè gli altri membri del "partito" erano iscritti (idea di Montesi, non mia), allo scopo di "pubblicizzare" Democrazia Atea: ne sono uscito definitivamente ieri, e mi sento molto meglio. Non vedevo l'ora.
Luogo per donnicciole e ragazzini, non uomini.

Posso affermare con assoluta certezza che FB sia uno strumento tanto inutile quanto controproducente; a livello d'informazione, è utile fino a un certo punto, dato che la sua struttura (pur grazie al non-anonimato) tende più che altro a generare ipocrisia, buonismo, contrasto. In pratica, tende ad essere covo di sputasentenze xenofili arrabbiati, banalisti della solidarietà pantofolaia forzata e buonisti sbatticiglia deliquianti, tipici dei "social forum".