martedì 29 dicembre 2009

Perché non dedichiamo una strada di Milano anche al bandito Giuliano?

Come?
A Palermo?
Ok ok a Palermo, o a Montelepre, sua città natale.

In fondo in fondo sono comunque personaggi che assurgono ad esempio, e come esempi vanno commemorati ed onorati per le generazioni future.

Esempi e Modelli da seguire.

Rubate!!!
Dinventate CRIMINALI!!!


Se vi andrà bene vi arricchirete.
Se siete un po' più fortunati diverrete pure Premier; se vi va proprio male male, avrete scritto il vostro nome nella Storia e vi dedicheranno una Via, una Piazza e fors'anche un Monumento.

In ogni caso sarete additati come modello e come esempio da seguire a tutte le generazioni future.

Con un monito e una targhetta sottostante la lapide:

FESSO CHI È ONESTO.

Grazie Sindaco Moratti del SUBLIME ESEMPIO che ci sta indicando.

Seguiremo il Suo consiglio.

Scusi solo una domanda:

per noi che non abbiamo "un seguito" di elettori-sostenitori e visto che le lupare ormai sono superate... pensa che entrare in una banca con un mitra in mano possa andar bene lo stesso?

Aspettiamo ansiosi la Sua risposta!!!
Grazie.

(da TGCom.it)

Milano dedica via a Bettino Craxi

Lo ha deciso il sindaco Moratti

Forse una strada oppure un giardino, o anche un parco, ma di certo, a dieci anni dalla sua morte, il sindaco Letizia Moratti ha intenzione di dedicare un angolo di Milano a Bettino Craxi. Lo farà intorno al 19 gennaio, quando il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ricorderà il leader socialista con una cerimonia al Senato. E i tecnici comunali della Topomastica sono già all'opera.

Finora sono state individuate quattro o cinque aree 'sfruttabili' le più vicine al centro. Il sindaco di Milano ha già comunicato questo progetto alla famiglia del socialista perchè lo ritiene "il giusto riconoscimento per un uomo che ha dato una svolta al Paese". Anche se le polemiche sono dietro l'angolo. Non bisogna andare tanto lontano e risalire alla gestione di Albertini del 2002: già allora Stefania Craxi chiedeva dalla città un riconoscimento per suo padre. Richiesta arenata tra le tante divergenze. Poi, nel 2008, con la Moratti la stessa domanda, tra contestazioni durissime.

L'ultima è quella relativa al tentativo di apporre una targa sul portone dell'ufficio di Craxi in piazza Duomo: dopo il via libera dal centrodestra arrivò la bocciatura del consiglio comunale. Poi ci ha provata anche Vittorio Sgarbi nel suo mandato di assessore alla Cultura a mettere il nome di Craxi in un pacchetto di vie milanesi. Iniziativa avallata ora dal sindaco Moratti: "I nomi devono essere condivisi. Penso anche che per le personalità politiche l'attesa di dieci anni dalla morte sia corretta".



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