domenica 20 dicembre 2009

Teoria della Messinscena con Inciucione Finale

Spero che Giordano Bruno, il nostro Eretico Webmaster, non se l'avrà a male con l'eretico Miguel de Servet (io) se, contravvenendo alle regole, propongo oggi un nuovo post, ma sono sotto ... ispirazione (e lo spirito parla come e quando vuole ...)

Ecco dunque, sinteticamente, la mia ipotesi, o meglio la mia teoria (che i fedelissimi di
Sua Beatitudine Miracolata si affretteranno subito a bollare come becero teorema).

Prima di proporre la mia ipotesi/teoria voglio subito affrontare una facile obiezione che quelli dal palato "epistemologicamente raffinato" potrebbero essere tentati di sollevare. Una ipotesi/teoria NON è un fatto, ma una costruzione concettuale che, basandosi si fatti sparsi, su congetture e su deduzioni, mira a collegare gli sparsi fatti in un tutto logicamente coerente. Come tale, una ipotesi/teoria non è né vera né falsa, ma, fino a che non viene confutata (nel senso della
falsificabilità secondo Karl Popper) ha tutto il diritto di esistere e di essere proposta come possibile spiegazione dei fatti, magari più credibile della versione "ufficiale".

Dopo la mia "premessa epistemologica", ecco dunque la mia ...

Teoria della Messinscena con Inciucio Finale
  • Ci sono sufficienti elementi di fatto per considerare l'ipotesi che il presunto "attentato" a Berlusconi del 13 dicembre 2009 sia una messinscena. Quest'ipotesi è plausibile, possibile, o addirittura probabile, persino molto probabile, secondo alcuni. Gli elementi di incongruenza sono così tanti e persino grossolani da porre l'inevitabile domanda: possibile che i fedelissimi di Sua Beatitudine Miracolata si non si pongano le stesse domande, di fronte alle palesi incongruenze che sono sotto gli occhi di tutti?
  • E' possibile che, all'interno dell'ipotesi di una messinscena, le grossolane incongruenze non siano il frutto di cattiva organizzazione (anche se, in un'Italia sempre un po' pasticciona, questo non si può escludere) ma siano persino un segnale piantato ad arte per coloro che hanno dubbi. (#) Come a dire a chi dovrebbe capire ma è troppo "presuntuoso" (nel senso de Il giorno della civetta di Sciascia ...): "Sì, è proprio una messinscena, ma voi non potete farci un cazzo". (§)
  • Chiunque abbia gli occhi per vedere, la testa per pensare, e creda che l'Italia è ancora, nonostante tutto, una Repubblica Democratica, e non uno "stato di bananas" peronista in "Salsa Certosa", si attende che il Magistrato incaricato delle indagini abbia immediatamente acquisito il corpus delicti, il "corpo del reato", la mitica statuetta del Duomo ... ... e abbia già predisposto perizie per riscontrare su di essa la presenza di sangue, o comunque di tracce organiche umane (muco, epitelio) riconducibili al DNA di Berlusconi. In difetto di ciò, dovremmo preoccuparci anche sul fronte della Magistratura, o quanto meno di quel magistrato e di quella Procura.
  • Quale potrebbe essere lo scopo di una siffatta messinscena? La risposta è duplice:
  1. Lo scopo più ovvio e immediato e di allentare la "sindrome da accerchiamento", controbilanciandola con un "diversivo": un "diversivo" che mostri il Capo nella sua (temporanea ...) fragilità umana, e compensi l'odio da cui si sente contrastato con un "moto di amore collettivo"
  2. Lo scopo più occulto e sostanziale è l'inciucio: non un "inciucio casereccio", alla buona, alla "volemose bene", ma proprio quello smantellamento-rimpiazzo della Costituzione Italiana di cui il "Venerabile" Licio Gelli ... ... discettava nel suo "Piano di Rinascita Democratica", e che, certo con la benedizione di Sua Beatitudine Miracolata, ha delineato Denis Verdini (con Dell'Utri co-boss di Publitalia e con lui co-fondatore di Forza Italia nel 1993), in un articolo su il Giornale del 18 Dicembre 2009 (Ecco perché non ci fidiamo di Bersani & C.)
  • La nomina di Massimo "Baffino" D'Alema ... http://www.italianews.it/data/imgcache/italianews/iltempo.ilsole24ore.com%2F2009%2F09%2F06%2F1066681%2Fimages%2F20579-baffino.jpg ... a Presidente del CoPaSiR (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, fino al 12 Novembre 2009 blandamente in mano a ... http://www.maranza.com/corriere/imm/rutelli.jpg ... Francesco "Cicciobello" Rutelli) sarebbe, anzi sarà il sigillo dell'Inciucio, meglio, dell'Inciucione.
(§) C'è una possibile morale di questa storia? Forse la migliore è in questo sonetto del grande Gioacchino Belli:

C’era una volta un Re cche ddar palazzo
mannò ffora a li popoli st’editto:
- Io so’ io, e vvoi nun zete un cazzo,
sori vassalli bbuggiaroni, e zzitto.

Io fo ddritto lo storto e storto er dritto:
pozzo vénneve a ttutti a un tant’er mazzo:
Io, si vve fo impiccà, nun ve strapazzo,
ché la vita e la robba Io ve l’affitto.

Chi abbita a sto monno senza er titolo
o dde Papa, o dde Re, o dd’Imperatore,
quello nun pò avé mmai vosce in capitolo -.

Co st’editto annò er boja pe ccuriero,
interroganno tutti in zur tenore;
e, arisposero tutti: E’ vvero, è vvero.

Giuseppe Gioacchino Belli (1791 - 1863)

(#) Per i palati più sofisticati, due curiose "analogie significative", già notate in questo blog:

Pisistrato. "Per ottenere l'appoggio popolare, Pisistrato ricorse a uno stratagemma: si procurò delle ferite per mostrarle in pubblico quale prova di un'aggressione subita da parte dei propri rivali. Il popolo decretò per lui l'istituzione di una guardia del corpo di 300 mercenari con la quale Pisistrato occupò l'Acropoli, senza resistenza da parte degli opliti, nel 561/560 a.C., ottenendo il potere assoluto." Però c'è una speranza: "La presa del potere provocò una compattazione del fronte dell'opposizione: un'alleanza tra Licurgo (Rosy Bindi?) e Megacle (Di Pietro?) sortisce l'effetto di costringerlo all'esilio."
(Wikipedia > Pisistrato > L'investitura popolare e il primo esilio)

Tartaglia. Il matematico italiano del '500 Niccolò Fontana ha tre curiose cose in comune con Massimo Tartaglia e l'evento in cui è stato coinvolto: ovviamente (1) l'identità del soprannome di Niccolò Fontana, detto "Tartaglia" a causa del delle difficoltà di parola causate da una (2) ferita alla bocca, provocatagli da un militare francese. Infine (3) il 13 dicembre, giorno e mese della sua morte, nel 1557. Se poi si aggiunge che Tartaglia è anche il nome di "una maschera della Commedia dell'Arte [che] prese il nome di Tartaglia dalla balbuzie di cui è afflitto", si aggiunge anche un beffardo elemento di comicità.

1 commento:

Giordano Bruno ha detto...

Ti avevo anche scritto prima una mail dove ti dicevo che potevi farlo.
Non fare come me, leggile più spesso le e-mail.
eheheheheh