mercoledì 16 dicembre 2009

Appello di Saviano: Superate le 500.000 firme.

Personalmente non credo molto all'efficacia di queste iniziative.
Però anch'io ho firmato soprattutto per far sentire anche la mia voce e per sottoscrivere il mio impegno, che per quanto minuscolo sarà sempre un impegno in prima linea.

Attenzione ai "pifferai", specialmente ai pifferai che vi invitano al NON IMPEGNO o al NON VOTO.

In questo blog io HO SEMPRE INVITATO A VOTARE e per un motivo semplicissimo:

Il non votare fa semplicemente il gioco di coloro che pensiamo di contrastare.

Non importa per chi votiate!
Ma fate una scelta razionale!
Sempre!
USATE SEMPRE IL VOSTRO CERVELLO nell'effettuare la scelta.
E soprattutto quando date il vostro voto

NON DATE MAI DELEGHE IN BIANCO A NESSUNO!!!

Siate sempre critici coi vostri eletti.

E quando è necessario sottolineare il vostro impegno in qualcosa che condividete come nel caso dell'appello di Saviano, fatelo.

(da Repubblica.it)

L'APPELLO

Roberto Saviano ringrazia i lettori
"La giustizia non è di destra nè di sinistra"

"Cinquecentomila firme sono un risultato incredibile, la dimostrazione che questa legge non può essere approvata perche' moltissime persone la vedono come un pericolo per il diritto e la giustizia. Consegniamo idealmente queste firme al presidente del Consiglio e ai presidenti delle Camere perchè sappiano che c'è un'Italia che non vuole leggi ad personam.

Grazie a tutti coloro che hanno firmato. Vi diranno che è solo una minoranza e che firmare non costa nulla. Mi piacerebbe rispondere che una firma è la premessa dell'impegno, la voglia di sapere di partecipare, di promettere in qualche modo che il proprio nome è li a sostenere una idea di paese diverso, una difesa del diritto e non di un territorio politico. La giustizia non è di destra nè di sinistra. Migliaia di persone che chiedono al governo di ritirare una legge non sono una rumorosa minoranza, sono la democrazia".

Presidente, ritiri quella norma del privilegio

SIGNOR Presidente del Consiglio, io non rappresento altro che me stesso, la mia parola, il mio mestiere di scrittore. Sono un cittadino. Le chiedo: ritiri la legge sul "processo breve" e lo faccia in nome della salvaguardia del diritto. Il rischio è che il diritto in Italia possa distruggersi, diventando uno strumento solo per i potenti, a partire da lei.

Con il "processo breve" saranno prescritti di fatto reati gravissimi e in particolare quelli dei colletti bianchi. Il sogno di una giustizia veloce è condiviso da tutti. Ma l'unico modo per accorciare i tempi è mettere i giudici, i consulenti, i tribunali nelle condizioni di velocizzare tutto. Non fermare i processi e cancellare così anche la speranza di chi da anni attende giustizia.

Ritiri la legge sul processo breve. Non è una questione di destra o sinistra. Non è una questione politica. Non è una questione ideologica. È una questione di diritto. Non permetta che questa legge definisca una volta per sempre privilegio il diritto in Italia, non permetta che i processi diventino una macchina vuota dove si afferma il potere mentre chi non ha altro che il diritto per difendersi non avrà più speranze di giustizia.

ROBERTO SAVIANO

2 commenti:

Diego Carmenati ha detto...

Mi autorizzate alla ri/pubblicazione di questo e altri Vs materiali su www.Diritto.net?
Qui il modulo: http://spreadsheets.google.com/embeddedform?key=tRtIWWU1KP07h3rfhD4ZDPQ
Grazie

Giordano Bruno ha detto...

Se non specificato altrimenti, con dichiarazione di copyright per es. (e il nostro blog eretici non è protetto da copyright) la netiquette di Internet prevede generalmente che tutto sia riproducibile ma con una sorta di autoregolamentazione e di correttezza formale che prevede la citazione della fonte.
Di conseguenza, anche se non espressamente obbligatoria, la citazione della fonte e' sempre gradita.
Nel caso di Saviano come vedi abbiamo citato e linkato il sito dal quale abbiamo estrapolato la notizia, di conseguenza chiunque può farlo.
G.B..