giovedì 11 novembre 2010

Brambilla... mon amour.

Minkia!!!
E chi lo avrebbe mai detto che quella superscosciata e super-gnokka ministra tutta rossa, avrebbe potuto essermi simpatica anche sul piano etico-psicologico oltre che scopereccio-maschilista-trombatorio?

Eppure oggi, vedendola alle prese con il vicepresidente dell'associazione nazionale cacciatori, giuro che avevo voglia di abbracciarla e di baciarla (e non come pensate voi cattivelli, ma proprio baci e abbracci di simpatia).

Dicevo a mio figlio, che assisteva stupito alle mie esternazioni durante quel dibattito su SkyNews24, che Est Modus in Rebus e che esistono delle gradualità di "interessi", e che (assurdo degli assurdi) persino Berlusconi potrebbe divenirmi simpatico se solo prendesse una posizione netta a favore degli animali.

Insomma per dirla con estrema franchezza, una ministra come la Brambilla (forse) si sta meritando ampiamente tutta la mia simpatia, la mia ammirazione e il mio sostegno.

E' più forte di me:

IO AMO GLI ANIMALI, e a volte persino più di quanto ami gli esseri umani!!!

Ergo... io amo la Brambila, come essere umano, come animalista e... (lo ammetto) anche come bella donna! (De gustibus...)

VAI BRAMBY!!!
NON TI ARRENDERE!!!


(dal Corriere.it)

Gruppo trasversale punta a cancellare il diritto di accedere ai fondi privati altrui

92 senatori Pdl contro la Brambilla

Caccia, si crea a Palazzo Madama un fronte contrario alle limitazioni previste da un nuovo progetto di legge

Gruppo trasversale punta a cancellare il diritto di accedere ai fondi privati altrui

92 senatori Pdl contro la Brambilla

Caccia, si crea a Palazzo Madama un fronte contrario alle limitazioni previste da un nuovo progetto di legge

ROMA - Novantadue senatori del Pdl (su un totale di 134), primo firmatario Franco Orsi, hanno sottoscritto un documento contrario alle proposte del ministro Michela Brambilla riguardo l'abolizione della caccia. «Riteniamo - scrivono - che la caccia rappresenti una componente della nostra tradizione e della cultura locale, oltre ad avere un importante impatto dal punto di vista economico. Perciò non voteremo le proposte sulla caccia di Brambilla, qualora giungessero nell'Aula del Senato». Una presa di distanza che arriva a due giorni dalla presentazione alla Camera di un disegno di legge trasversale, firmato da parlamentari di diversi schieramenti, che chiede l'abolizione dell'art. 842 del Codice civile, quello che consente ai cacciatori di accedere anche ai fondi privati nell'esercizio dell'attività venatoria. Una deroga pensata in origine per consentire la pratica della caccia a chiunque, anche a chi non dispone di terreni privati in cui esercitarla, ma che oggi il fronte animalista considera anacronistica.

LE CRITICHE DELLA LEGA - Il disegno di legge crea subbuglio nell'intera maggioranza. La Lega, che pure ha tra le proprie fila il sottosegretario animalista Francesca Martini, è tra i partiti che hanno maggiormente a cuore la questione. «Il ministro Brambilla lasci stare i cacciatori e pensi di più alle questioni che riguardano il suo ministero - ha commentato il senatore leghista Lorenzo Bodega -. I cacciatori e la caccia sono una risorsa del nostro territorio Forse il ministro farebbe bene a pensare alle migliaia di famiglie e alle imprese che vivono grazie alla caccia e al suo indotto». Critico anche il senatore del Pdl Valerio Carrara, responsabile nazionale del dipartimento Caccia del Pdl: «Mi chiedo a chi giovi questo modo di fare se non alla lobby animal-ambientalista che non ci ha mai votato e continuerá a non farlo. Così facendo si disperde quel patrimonio di consensi, sinora riservati in gran parte al centro-destra, del mondo venatorio e del suo indotto. È un atto di incoscienza politica».

I PDL ANTICACCIA - «Il grande clamore che accompagna le dichiarazioni sulla caccia del ministro Brambilla denota l'evidente stato di difficoltà in cui si trova il mondo venatorio e i suoi pochi sostenitori» ha però detto la deputata Pdl Gabriella Giammanco, componente del Comitato ministeriale per un'Italia «animal friendly», tra i firmatari del progetto di abolizione dell'art. 842. «Le polemiche di questi giorni - ha aggiunto - sono fuori luogo e denotano un preoccupante sentimento di intolleranza. La nostra proposta, una volta diventata legge, non farebbe altro che introdurre delle garanzie per la tutela della proprietà privata dei cittadini. I cacciatori dotati di licenza, che in Italia sono solamente 750.000, hanno il diritto di cacciare ma è giusto che questo diritto non leda il diritto altrui alla proprietà privata e il diritto alla propria sicurezza e a quella dei propri cari. Su questi punti credo che nessuno possa fare delle obiezioni».

«BATTAGLIA ISTITUZIONALE» - La stessa Brambilla però non si tira indietro: «La mia battaglia è dettata anche da un obbligo istituzionale - ha detto dai microfoni di SkyTg24 Pomeriggio -. Tra le mie deleghe vi è anche quella per il rilancio dell'immagine dell'Italia, in un contesto europeo dove è mutata la coscienza di rispetto degli animali e dei loro diritti. E' chiaro che l'Italia non può rimanere indietro dobbiamo essere un faro, un'eccellenza anche sotto questo profilo». Per il vicepresidente di Federcaccia, Massimo Buconi, a sua volta presente negli studi di Sky, l'Italia è tuttavia «il Paese Ue che ha le norme più restrittive in materia di caccia» e in ogni caso «le sole specie cacciate sono quelle non in via di estinzione». Concetti che non hanno convinto il ministro: «I cacciatori fanno scempio di un patrimonio, la fauna, che è di tutti. Sono una minoranza, non possono rivendicare tutele in spregio ai sentimenti della maggior parte dei cittadini italiani».

Redazione online
11 novembre 2010

Nessun commento: