mercoledì 10 novembre 2010

Pedofili e anche bugiardi?


La legge non ammette ignoranza?

Questo (in teoria) dovrebbe essere una regola valevole per tutti... tranne... tranne che per il nostro Miglior Premier ecc ecc ecc.

Poverino infatti, egli NON SAPEVA che le varie Noemi, Ruby ecc. ecc. ecc. fossero minorenni all'epoca dei fatti (o fattacci che siano) e del resto si son premurati a difenderlo i suoi Lacché-Ministri-Servi della Sua Signorìa

"...Lui in ogni caso è un utilizzatore finale..." (Ghedini)
"...Se lei è consenziente... per lui non è un reato..." (La Russa)
"...Lei dimostrava più di 20 anni anzi quasi 25..." (Fede & Mora)
"...I difensori di Berlusconi hanno sempre ragione e chi lo attacca ha sempre torto..." (sostanziale significato delle ultime parole di Capezzone)

ecc. ecc. ecc.

Insomma per farla breve se vi capitasse malauguratamente di incappare in una avvenente fanciulla, prima ancora di chiederle i documenti, è meglio che chiediate lumi a Ghedini, La Russa e Fede, che quanto meno vi certificheranno se sembra maggiorenne o meno, se è consenziente o meno, e se siete "utilizzatore finale" o utilizzatore intermedio... (e quindi perseguibile?).
Occhio dunque a non farla scopare a nessun altro all'infuori di voi stessi, altrimenti rischiate serie condanne... al limite gettandole in un pozzo dopo averle scopate, insomma fate in modo di essere VOI E SOLO VOI l'utilizzatore finale, se volete essere IMMUNIZZATI e IMPUNIBILI.

Se poi rischiate proprio di farvi incastrare per via di qualche vostra prevaricazione, niente paura, basterà che vi rivolgiate al ministro Maroni, ché ci penserà lui a raccontare un po' di storielle in Parlamento e vi toglierà dai guai... e dichiarerà Urbi et Orbi che VOI siete una persona correttissima e che avete seguito CORRETTAMENTE TUTTE LE PROCEDURE!!!

(da Reuters.it)

Ruby, pm minori Milano Fiorillo ricorrerà al Csm

mercoledì 10 novembre 2010 15:24

MILANO
(Reuters) - il pubblico ministero del tribunale dei minori di Milano che si è occupata del caso della giovane marocchina Ruby, che ha visto coinvolto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha annunciato l'intenzione di rivolgersi al Consiglio superiore della Magistratura, contestando la ricostruzione della vicenda fatta dal ministro dell'Interno in Parlamento.

La pm Anna Maria Fiorillo sostiene infatti che le parole del ministro degli Interni Roberto Maroni, "che sembrano in accordo con quelle del procuratore (Edmondo) Bruti Liberati, non corrispondono a quella che è la mia diretta e personale conoscenza del caso".

La pm ha sempre sostenuto di aver disposto l'affido della giovane marocchina, all'epoca minorenne, a una comunità protetta. Il ministro Maroni ha invece ribadito oggi alla Camera, dopo averlo fatto ieri al Senato, che la polizia ha seguito correttamente le procedure nel caso di Ruby, la giovane marocchina che con le sue dichiarazioni ha scatenato un nuovo scandalo intorno al presidente del Consiglio.

Per fare rilasciare Ruby, arrestata per furto a Milano lo scorso 27 maggio, intervenne con una telefonata alla Questura meneghina lo stesso premier, chiedendo ai funzionari di affidarla a Nicole Minetti, consigliere regionale del Pdl e sua ex igienista dentale.

Maroni ha detto che "nella gestione della vicenda non si evidenzia alcuna modalità che possa richiamare frettolosità o superficialità da parte della Questura di Milano avendo gli uffici rispettato tutte le procedure previste".

Il ministro inoltre ha ricordato le parole del procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, secondo cui non sono previsti nuovi accertamenti sulla procedura di identificazione e affidamento -- risultata corretta -- della giovane Ruby.

Interpellato oggi dopo l'annuncio della Fiorillo, Bruti Liberati non ha voluto fare commenti.

La giovane marocchina, maggiorenne da pochi giorni, ha dichiarato in un'intervista a un settimanale di essere stata una sola volta ad Arcore, di aver mentito sulla propria età e di aver parlato con Berlusconi dopo essere uscita dalla Questura: in quell'occasione il premier le avrebbe detto di non volerla più vedere.

===========================================

(Da Rainews24.it)

La pm dei Minori Anna Maria Fiorillo si rivolgerà al Csm "in quanto le parole del ministro Maroni che sembrano in accordo con quelle del procuratore Bruti Liberati non corrispondono a quella che è la mia diretta e personale conoscenza del caso". Di Pietro: "Il Csm accerti se Maroni ha mentito".

Ruby

Ruby

Roma, 10-11-2010

La pm dei Minori Anna Maria Fiorillo si rivolgerà al Csm "in quanto le parole del ministro Maroni che sembrano in accordo con quelle del procuratore Bruti Liberati non corrispondono a quella che è la mia diretta e personale conoscenza del caso".

La pm si occupò quella notte della vicenda della marocchina Ruby, portata in questura.

"Chiedo chiarimenti su una discrepanza"
"Chiedo che la discrepanza con i dati di realtà che sono a mia conoscenza venga chiarita". E' quanto ha scritto il pm dei minori, Annamaria Fiorillo in una lettera inviata oggi al Csm con riferimento alle dichiarazioni rese ieri dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e nei giorni scorsi dal procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, sul caso Ruby.

"Mai autorizzato l'affido"
"Si deve sapere che io non ho mai dato alcuna autorizzazione all'affido della minorenne", ha detto la pm dei Minori di Milano, Annamaria Fiorillo, di turno la notte tra il 27 e il 28 maggio scorso quando Ruby venne trattenuta in Questura in seguito a una denuncia per furto e poi affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti.

"Parlo se calpestate legalità e giustizia"
"Penso che sia importante soprattutto il rispetto delle istituzioni e della legalità, cosa a cui ho dedicato la mia vita e cosa in cui credo profondamente - affermai Anna Maria Fiorillo, a proposito della sua intenzione di rivolgersi al Csm per il caso Ruby -. Proprio per questo rispetto della legalità e della giustizia - conclude - quando le vedo calpestate parlo, perché altrimenti non potrei più guardarmi allo specchio come un essere umano".
Bruti Liberati: "Nulla da aggiungere"
"Non ho nulla da aggiungere a quanto già detto nei giorni scorsi. Per me la vicenda era già chiusa allora". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, precisando che non intende replicare alla pm dei Minori Anna Maria Fiorillo rispetto alle dichiarazioni di quest'ultima rese oggi.

Di Pietro: "Il Csm accerti se Maroni ha mentito"
"Ha fatto bene il giudice del Tribunale dei minori di Milano, Anna Maria Fiorillo, a rivolgersi al Consiglio superiore della magistratura sul caso Ruby". Antonio Di Pietro, ai microfoni di Radio Radicale, commenta così l'intenzione del pubblico ministero milanese di coinvolgere il Csm nella querelle riguardante l'affido della giovane marocchina alla consigliere regionale del PdL Nicole Minetti.

Il leader di Italia dei Valori auspica "che il Consiglio superiore possa rapidamente accertare come sono andate le cose e verificare se qualche autorità dello Stato, magari il ministro dell'Interno, abbia riferito il falso in Parlamento. Già abbiamo visto qualche settimana fa il ministro Calderoli mentire alle Camere, se adesso lo ha fatto anche il titolare del Viminale siamo al golpe".

Maroni ribadisce: "Il caso è chiuso"
"Il caso è chiuso": così, secondo quanto si apprende, il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha commentato le dichiarazioni della pm del tribunale dei minorenni di Milano Anna Maria Fiorillo sulla vicenda Ruby. Maroni ha poi sottolineato che la sua posizione "è la stessa del procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati".


Nessun commento: