domenica 28 novembre 2010

Chi ha paura di Wikileaks?

Tutti i buffoni d'Italia ovviamente. Insieme ai loro colleghi BUFFONI statunitensi, britannici, russi, ecc. ecc. ecc. Tutta quella parte del mondo che manovra e controlla (quasi) tutto.

BUFFONI!!!

(da RaiNews24.it)

Downing Street dirama un D-notice sulla sicurezza

Pubblicate WikiLeaks? Informate il governo


Il governo britannico vuole sapere in anticipo dagli editori se pubblicheranno i documenti riservati, per ragioni di sicurezza nazionale. Washington continua a contattare gli alleati: stavolta è toccato all'India. Calderoli: "Il sonno della politica genera mostri".

Il sito di WikiLeaks

Il sito di WikiLeaks

Londra, 27-11-2010

In vista dell'imminente pubblicazione da parte di Wikileaks di quasi tre milioni di documenti confidenziali del Dipartimento di Stato Usa, il governo britannico ha chiesto ieri agli editori di informare l'esecutivo se intendono pubblicare file diplomatici dal contenuto sensibile.

Lo riferisce il Guardian nel suo sito on line, aggiungendo che Downing Street ha sottolineato che il 'Defence Advisory' non implica che vengano avviato procedimenti penali per impedire la pubblicazione di documenti.

L'aver diramato il cosiddetto D-notice intendo semplicemente ricordare - scrive il Guardian - che i giornali dovrebbero preoccuparsi per la sicurezza delle operazioni militari britanniche. Il Guardian e' uno dei giornali che hanno gia' in esame la massa di file che Wikileaks intende rendere pubblici.

L'irritazione di Washington
Il Dipartimento di Stato Usa ha definito "irresponsabile" il comportamento di Wikileaks che con la pubblicazione di messaggi diplomatici riservati "mette vite in pericolo". "Ci stiamo tutti preparando a quello che potrebbe avvenire e condanniamo Wikileaks per la diffusione di materiale coperto dal segreto", ha affermato il portavoce Philip Crowley.

Il portavoce ha ribadito che sono stati contattati governi stranieri per avvertirli della possibile diffusione dei documenti e ha citato in particolare Germania, Arabia Saudita, Emirati arabi, Gran Bretagna, Francia e Afghanistan.

Alleati avvertiti
Cresce l'attesa per l'annunciata pubblicazione da parte di Wikileaks di documenti diplomatici riservati. Washington continua a informare i suoi alleati: ieri l'ambasciata Usa a Roma ha avvertito il governo italiano e Hillary Clinton ne ha parlato anche con il collega di Pechino.

In un'intervista alla Cnn, il capo di stato maggiore interforze americano, l'ammiraglio Mullen, ha chiesto a Wikileaks di non pubblicare il materiale, che potrebbe mettere a rischio la vita dei soldati americani e dei loro alleati.

Calderoli: "Il sonno della politica genera mostri"
"Il sonno della ragione genera mostri ma anche il sonno della politica, o meglio la sua debolezza, genera mostri ancor più grandi": lo ha detto all'ANSA il ministro per la semplificazione, Roberto Calderoli, interpellato sulla ipotesi di un complotto contro l'Italia. Calderoli torna a sostenere la necessità del voto anticipato: "non sono un capriccio della Lega - dice - ma sono fatte per ridare forza alla politica e mobilitare i cittadini".

"Io di questa faccenda specifica di Wikileaks non ho ancora capito molto - spiega Calderoli - ma di una cosa sono certo, siamo all'antipasto di quello che ci potrebbe colpire, ovvero una serie di veleni a non finire. Ed è proprio per questo che già prima dell'estate, fiutato il clima, Bossi e la Lega avevano chiesto di fare chiarezza con le elezioni anticipate, ovvero chiamando il popolo a dire la sua, come si fa in democrazia".

"Al di là della questione del complotto internazionale, che mi lascia qualche perplessità - prosegue Calderoli - io vedo quel che vedo, ovvero che quando la politica vien meno, quando manca il suo compito, spuntano altri poteri che del caos fanno il loro terreno d'azione. Insomma se uno mette insieme i vari indizi il quadro è chiaro: notizie manipolate o manipolabili, veleni a non finire, confusioni create ad arte, manifestazioni violente nelle piazze, diffusione di un clima di incertezza non sono che i prodromi a qualcosa di più grave, ovvero l'anticamera per " l'uomo del destino', per il 'risolutore definitivo'. Purtroppo nella storia, anche recente, abbiamo gia' visto fin troppi casi di questo tipo".

"Ecco perché - conclude Calderoli - noi abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere che le elezioni anticipate non sono un capriccio della Lega ma sono fatte per ridare forza alla politica e per mobilitare i cittadini a difesa della civile convivenza e del cammino delle riforme".


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