Cosa ci sia di tanto travolgente francamente non lo comprendiamo.
Se noi fossimo mafiosi e avessimo esigenza di "riciclare" e di investire i nostri ingenti capitali non andremmo certo a prendere contatti con i barboni della stazione o coi cassintegrati di Mirafiori, ma tenteremmo di "contattare" i potenti della politica; e (sempre altrettanto ovviamente) lo faremmo nella regione più opulenta d'Italia, ovvero in Lombardia; e chi sono i potenti della politica in questo momento in Lombardia?
Ora, se il Potente Politico è una persona onesta, ci sbatte (più o meno gentilmente) la porta in faccia e ci fa ruzzolare giù dalle scale... non trovate?
O non ci riceve nemmeno, oppure, ma sarebbe chiedere troppo, si rivolge alla Questura per denunciare la tentata corruzione.
Saviano non ha esplicitato assolutamente nulla sulla reazione dell'interlocutore leghista a cui la 'ndrangheta si sarebbe rivolta, e ne abbiamo intuito, forse, i motivi come legati al segreto istruttorio(?) o forse come delle "operazioni in corso" che potrebbero benissimo rivelare in un immediato futuro la totale collaborazione con le Forze di Polizia dell'interlocutore politico leghista a cui ha accennato Saviano.
Perché dunque Maroni, un ministro in persona, si incazza così tanto?
Non è che per caso a lui risulta che QUEL politico leghista ha fatto comunella con quelli della 'ndrangheta e non vuole che si risappia?
Oppure, non è che per caso, visto che lui sa molto poco di ciò che accade realmente nelle Questure d'Italia (vedasi le imprecisioni che gli hanno raccontato sul caso Ruby e che lui ha portato pari pari in Parlamento) tema per qualche palata di fango che (forse) potrebbe arrivare al suo ONORATO partito?
Suvvia onorevole Maroni... si riascolti il discorso di Saviano, PER INTERO, e poi si prenda una bella camomilla...
Ma non è che (per caso?) lei sia a conoscenza di fatti ben più gravi (che noi insieme a Saviano sconosciamo) e che magari ha paura che vengano allo scoperto?
Insomma, se io esclamo "Puttana vacca!" perché qualcuno dovrebbe ritenere offesa l'onorabilità di sua madre se io non la conosco nemmeno e non l'ho nemmeno nominata?
(da LaStampa.it)
Saviano, e i finti bisogni di replicare
Il monologo dello scrittore è lento, sì, ma comincia a dire cose sempre più interessanti | |
Un'antica regola del giornalismo è che quando qualcuno s'arrabbia - sempreché i fatti che fanno arrabbiare siano circostanziati, e lo stile eventualmente ironico non sia frutto di pregiudizi - vuol dire che hai colpito nel segno. Ieri Roberto Saviano ha citato incontri emersi da indagini della magistratura tra boss della 'ndrangheta a Milano e taluni esponenti della Lega nord. Ha denunciato come la malavita permei la politica, in Lombardia esattamente come al sud. Ha citato inchieste giudiziarie in corso. Ha fatto insomma un passo netto in avanti rispetto alla prima puntata, che era una giusta ma in parte stranota glorificazione dei meriti di Giovanni Falcone, oggi riconosciuti da tutti (ieri un po' meno, per la verità, compreso il Pci siciliano). No, ieri Saviano ha cominciato a dare fastidio. Aspettiamoci di meglio e di più alla prossima, ma non è poco, nel paludamento e nel servilismo generale. E' ovvio che la politica si sia subito risentita, stavolta nella persona del ministro Maroni. Saviano non ha mai citato Maroni; ha menzionato ripetutamente le opacità della Lega. Opacità di cui in tanti ci siamo occupati (Arcitaliana in un'inchiesta molto citata di un mese fa, dal titolo "La Lega e la Nemesi del cappio"), e a volte sono state denunciate anche dagli stessi leghisti. Ora il ministro chiede a gran voce il diritto di replica, che gli viene negato. Può sembrare paradossale, ma Saviano non parteciopa a una tribuna politica, fa un'orazione civile. E la Lega ha tutte le sedi che vuole per parlare, giornali, telegiornali (ah, quelli), tv - dalle due principali testate nazionali, fino ai telegiornali rionali. Insomma, dire che il diritto di parlare di Maroni è al momento conculcato fa sorridere. |
2 commenti:
Scrivo un racconto di fantapolitica che si svolge in una nazione
fittizia dove il Ministro della Polizia, messo alle strette dai media,
ordina la cattura di un famoso latitante (già scoperto da tempo e sotto
sorveglianza per smantellare la sua rete criminale) riuscendo a migliorare
nei sondaggi, ma compromettendo un'indagine di mesi.
E dulcis in fundo catturato PROPRIO il giorno della grande Polemica con
quel tale scrittore rimpicoglioni
che glie le canta ogni tre per due-ECCHCASO,si si un caso Pad(tt)ANO
Geniale anche la raccolta delle firme contro Saviano organizzata, proprio stamattina, dal Gionale(tto) di famiglia. Contro cosa poi?
Contro LA VERITA!
Per lasciarsi andare a queste azioni da deficienti vuol dire che sono proprio disperati.
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